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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 16 agosto 2019

L'ultimo libro di Vincenzo Gasparro



"Col tramonto della modernità sono finite le certezze e ci interroghiamo spauriti sul futuro. La storia che ci siamo lasciati alle spalle è stata meravigliosa e tragica. Cartesio, paradigma della razionalità moderna, sembra ci abbia abbandonato. Vaghiamo nel buio alla ricerca del bandolo di un nuovo umanesimo e, forse, dobbiamo riconsiderare l’importanza di guardare attentamente il cielo e le stelle. La razionalità cartesiana ha assegnato all’uomo la missione di diventare padrone e signore della natura, ma l’artificializzazione del mondo ci ha catapultato nell’antropocene e l’uomo scopre il limite dello sviluppo e l’esigenza del cambio di paradigma economico e culturale. Per intanto un gelo esistenziale ci travolge e affligge."

Vincenzo Gasparro è nato a Ceglie Messapica (Br). Ha scritto opere di memorialistica e di poesia. Giorgio Bàrberi Squarotti ha scritto de “La cura di Gaia”: “La Sua poesia è straordinariamente complessa e profonda: visione, pensiero, mito e sacro sorreggono un discorso che aspira mirabilmente alla totalità, nel confronto con l’antichità e la modernità. “Mediterraneo” è un poemetto di stupenda bellezza e intensissima verità”.