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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 15 novembre 2019

Una riflessione di Vincenzo Gasparro

Foto Dora Urgesi

IL MIO VOTO PER IL PROSSIMO SINDACO

Dopo qualche giorno di assenza, l'altra sera, ho fatto un giro a piedi per le vie del paese. Era una serata un po' fredda e per le vie e i vicoli ho respirato un silenzio tombale. Giunto in Piazza Plebiscito, mi sono tornate in mente le desolate e vuote Piazze Metafisiche di De Chirico e ho individuato solo due donne senza volto come in alcuni quadri inquietanti di Uccio Biondi che si dileguarono nelle vie Santoro Urgesi. Per l'aria si sentiva solo il cicaleccio dei futuri aspiranti sindaci e i pettegolezzi nei crocicchi di una presunta classe dirigente che ormai non risponde più a nessuno.
Mi son chiesto a chi andrà questa volta il mio voto e il candidato ideale l'ho trovato. Me l'ha suggerito la bella nota introduttiva di Renzo Piano al libro "Roma" di Valter Veltroni. Piano trova un'affinità tra un architetto e un sindaco e scrive: " Innanzi tutto la città: il primo la costruisce, il secondo l'amministra. L'architetto ne pensa gli spazi, ma è il sindaco che li carica di valori". La mia scelta di voto sarà fatta per la persona e i suoi collaboratori che saranno capaci di caricare Ceglie di valori.
Naturalmente non sono un influencer e non ho follower, ma sottovoce mi permetto di suggerirvi la ragioni di quella che sarà la mia scelta.
Buona meditazione.
Vincenzo Gasparro