Non c'è alcun allarme, lo ha confermato l'ARPA dopo le misurazioni effettuate dalle ore 07.45 presso le zone di via Don Oronzo Elia, Ospedale Civile e Piazza Plebiscito
Ne siamo tutti contenti... però doveva dirlo un privato cittadino, il Dott. Angelo Giordano, e un blog, Il Diavoletto, che bisognava sciacquare e risciacquare più volte tutti i prodotti raccolti nelle nostre campagne?
Cosa succede nel caso di combustioni incontrollate?
Clicca qui (Riccardo Chirone, Istituto di ricerche sulla combustione del Cnr di Napoli), qui e qui.
Uno studio dell' E.P.A.
Clicca qui.
In città, la zona in cui sono cadute principalmente le ceneri della combustione è quella di S. Rocco, cioè la parte più alta. Chissà che ci arriva da Taranto o da Brindisi con le loro ciminiere che vomitano in quota?
"Numerose sono le fonti di inquinamento: tra le più frequenti troviamo la combustione incontrollata dei rifiuti urbani ed industriali; la combustione dei pneumatici; gli impianti di trattamento e recupero metalli (alluminio, rame e piombo); gli impianti di lavorazione mediante fusione delle materie plastiche; i veicoli a motore; gli impianti termici e anche la combustione della legna nonché gli incendi boschivi.
La modalità preminente di contaminazione da diossine è dovuta ad una ricaduta al suolo (fallout) con conseguente deposizione sulle chiome degli alberi, foglie da erba, ortaggi a foglia, foraggi vegetali, ed attraverso tali alimenti entra nella catena alimentare dell’uomo sia per via diretta che per via indiretta attraverso gli animali da allevamento."
LA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA DIOSSINE IN PROVINCIA DI CASERTA
di Nicola Di Fusco
Vice Questore Aggiunto Forestale
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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti