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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 9 marzo 2011

Tagli alle energie rinnovabili


Entro due settimane potrebbe essere pronto il decreto interministeriale che definirà i nuovi incentivi alle energie rinnovabili che scatteranno da 1° giugno prossimo. Gli effetti immediati del decreto metteranno in pericolo 120.000 posti di lavoro in un settore fatto di 10.000 giovani aziende.
Vuoi vedere che si sta lavorando per preparare il terreno agli investimenti nel nucleare?
Nell’ultimo anno con le fonti eoliche e solari è stata installata una capacità generativa equivalente a uno dei mega reattori nucleari da 1.600 Mw che si vogliono imporre in Italia e che hanno bisogno di minimo otto anni per essere costruiti. Naturalmente occorrono dei correttivi, come già ha fatto la Regione Puglia con le nuove linee guida della Regione Puglia, entrate in vigore il 31 dicembre 2010, che definiscono modalità autorizzative e azioni a tutela del paesaggio, dell'ambiente e della salute. Gli incentivi, per esempio, potrebbero essere dati in base alla grandezza degli impianti, affinché vadano a premiare le famiglie e le imprese e non le grandi multinazionali.

AGGIORNAMENTO 10/03/11
La pacchia degli incentivi è finita per gli speculatori, per chi vedeva in un pannello fotovoltaico una sorta di slot machine per il ricco incentivo garantito dallo Stato. Ma alla Puglia che aveva già messo paletti di suo per sbarrare la strada ai pirati della finanza e svoltato sul fotovoltaico formato famiglia, su tetti e opifici, il decreto Romani non piace affatto. Non piace a Nichi Vendola, governatore della regione leader nella produzione di energie rinnovabili, né alle imprese pugliesi del settore che oggi a Roma parteciperanno alla manifestazione di protesta.
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COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE 

“Il dott. Taurisano ha suggerito di non trascurare le lamentele della popolazione e pertanto ha ritenuto necessario procedere a controlli più approfonditi finalizzati a scongiurare le eventuali problematiche collegate all’inquinamento del suolo con campioni del terreno ed eventualmente anche delle cisterne/depositi adiacenti”.

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Alcune considerazioni, che sostanzialmente condivido, qui su Tribuna Libera