.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 25 novembre 2015

PER L'ALTRA META' DEL CIELO

PER  L'ALTRA  META' DEL  CIELO
(... e forse anche più)

...pensare di affogarle in un mare di petali di parole universali
...molestarle con insistenti, inusitati messaggi d'amore
...schiaffeggiarle con sguardi lunghi e ammalianti di una violenza dolce
...sgridarle per tutte le cose belle che non vogliono ascoltare se non a rate
...vomitarle addosso poesie d'amore di ogni angolo sperduto della terra
si può anche fare se lei lo desidera
ma come si fa a violentare l'infinito di un cuore innamorato
strappare il cielo illuminato perchè sanguini buio
come si fa a non pensare alla perdita immensa di qualcosa che appartiene al creato
rifiutare e poi sopprimere senza ragioni il suono di una voce che convince
far cadere una metà del cielo dove nuvole piangono d'amore
e non immaginare il piacere di ogni giorno quando si torna al proprio corpo
per violentarne le geometrie voluttuose
o lasciare che i baci siano solo delle gocce di pioggia sui vetri
magari lasciare alla chimica oscura che combini corpi diversi ma unici
 no, no alla violenza senza volto e muta dalla cui gola non uscirà mai la parola rispetto
no, no alla violenza che nega l'assunto dell'amore
no, all'amore cieco che odia per amore
perchè la violenza è sempre un fallimento
quella contro le donne è una vita senza speranza
perchè non si possono oscurare o spegnere stelle di uno stesso cielo
offuscare le anime lucenti di una attesa cometa.
angelo ciciriello