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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 8 aprile 2016

Il Partito Democratico e il Consiglio comunale

Comunicato stampa del Partito Democratico di Ceglie in merito alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale monotematico

La richiesta di convocazione del Consiglio comunale da parte di alcuni consiglieri di maggioranza per discutere di una presunta “distorsione dell’informazione” desta stupore e rasenta il ridicolo per varie ragioni. Con tutti i problemi che la nostra Città e i singoli cittadini devono affrontare ogni giorno, i consiglieri comunali di maggioranza, con la complicità della pattuglia perriniana che a questo punto possiamo considerare a tutti gli effetti organica alla maggioranza, non trovano nulla di meglio di cui occuparsi che censurare il libero dibattito nella Città. Si dimostra ancora una volta il distacco dell’Amministrazione da quelle che sono le reali esigenze di Ceglie e dei cegliesi.
La maggioranza ha paura delle critiche e teme che il libero dibattito possa evidenziare le tante mancanze e approssimazioni amministrative. Ad essere lesivo dell’immagine delle istituzioni e dell’intera Città, infatti, non è il confronto delle idee e la libera critica, bensì un’Amministrazione inefficiente, che non ha un progetto per la Città; una maggioranza lacerata da beghe interne incomprensibili ai più; un’Amministrazione che non fa nulla per tutelare la sicurezza dei cittadini.
La richiesta peraltro è del tutto inutile e assolutamente priva di qualsiasi fondamento giuridico e politico. Non si capisce quale potrebbe essere l’esito di un Consiglio comunale monotematico su tale argomento. I consiglieri di maggioranza pensano di approvare una delibera per imporre la censura? Pensano di imporre con un ordine del giorno il pensiero unico in cui tutti i cittadini sono obbligati a dire che va tutto bene? Pensano di reintrodurre l’ostracismo per chi non la pensa come loro? Vogliono velatamente lanciare messaggi poco rassicuranti agli animatori dei luoghi virtuali di discussione?
Il Partito Democratico dice no a tutto questo!!
Ricordiamo sommessamente ai consiglieri firmatari che l’art. 21 della Costituzione stabilisce che “tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ricordiamo che non è ammessa alcuna forma di censura preventiva. Ricordiamo che la legge prevede già forme di tutela dell’onorabilità e della verità dei singoli e delle istituzioni nel caso in cui vi siano affermazioni menzognere e offensive, anche da parte di anonimi.
È evidente che chiedere un Consiglio comunale su questo argomento è un modo per sviare l’attenzione dei cittadini dai reali problemi della Città. Vogliamo discutere di sicurezza dei cittadini; di come vengono dati gli incarichi esterni; di PUG; di come rilanciare l’economia di Ceglie; di come valorizzare il patrimonio artistico, archeologico e culturale della Città.
Di questo vogliamo discutere in Consiglio comunale e nella Città, non di come impedire ai cittadini di esprimere le proprie idee!