.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 16 giugno 2017

Festival dei giochi

Quello con la barba è Giuseppe Balestra, quello senza è Ludovico. I due sono legati da un rapporto di sangue e inchiostro: il primo ha generato il secondo. 
Lo Spiritello dei giochi che dà il volto al Festival dei giochi è frutto di un illustratore di razza che non ama apparire se non attraverso le sue opere. Ma siccome è troppo bravo, noi gli abbiamo giocato un tiro mancino e ve lo presentiamo lo stesso.
Giuseppe, vive di base nella capitale dei giochi di strada (Ceglie, per l'appunto) da circa 25 anni, è un autodidatta. Generalmente disegna utilizzando pennini ad inchiostro con le classiche tecniche di Tratteggio e Puntinismo, rifacendosi ad autori come Virgil Finlay e Harry Clarke (non fate i pigri e andate su Wikipedia per scoprire chi sono, su!). I suoi soggetti sono spesso tratti dal Cinema, la sua grande passione. Alcune delle sue locandine sono presenti nell'artbook "PosterSpy'sAlternative Movie Poster Collection", edito in Inghilterra e Francia, mentre quest'estate sarà presentata al San Diego Comicon la raccolta "The Thing: Artbook", per omaggiare i 35 anni del capolavoro "La Cosa" di John Carpenter. 
Un'altra fonte di ispirazione per Giuseppe Balestra è la letteratura, da cui riprende le atmosfere gotiche di autori come Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft. La sua ultima pubblicazione è nell'antologia "Lovecraftian Tales" in cui ha illustrato il racconto "Discarded" di Sarah Walker.
"Sono affascinato da Fiabe, Miti antichi e Folklore, ed è per questo che qualche anno fa Ludovico, lo Spiritello dei Giochi, mi ha scelto per essere la sua matita", ci ha detto Giuseppe. Ed ecco la splendida locandina del Festival dei giochi di quest'anno. Letteralmente, un capolavoro.
Segnatevi questo nome, sentirete parlare di lui. E salvate le date: dal 28 giugno al 2 luglio si gioca forte.