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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 24 marzo 2018

I terremoti del passato a Ceglie e dintorni

Un terremoto di magnitudo ML 3.9 è avvenuto nella Costa Adriatica Brindisina (Brindisi), il 24-03-2018 alle 00:31:56 (UTC +01:00) ora italiana con coordinate geografiche (lat, lon) 40.82, 17.69 ad una profondità di 27 km. Non sono stati segnalati danni a persone o cose.

Conoscere i terremoti del passato è fondamentale per poter valutare meglio la pericolosità sismica di una determinata area. Attraverso lo studio di documenti storici si ricostruisce la storia sismica di un sito, cioè l’insieme degli effetti sismici che hanno avuto luogo in una certa località nel corso del tempo.

Nel 1456 un violento terremoto semidistrusse Brindisi, Ostuni, Francavilla, Carovigno, Oria e tra queste anche Ceglie.
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Mercoledì 20 febbraio 1743, alle ore 23.45 (ASBr., Notaio G. M. Bonavoglia, prot.42, CC.39-40; Notaio A. Carrasco, a. 1745, prot.16, CC.12/v-13/r; E. De Simone, Vicende Sismiche Salentine, Lecce 1993, p.73; Cattedrale di Brindisi targa posta sulla facciata anteriore a destra dell’ingresso), ultimo giorno di carnevale – riportano le cronache del tempo – una disastrosa scossa tellurica, del 5°-6° della scala Mercalli, colpì il Salento con epicentro il Canale d’Otranto provocando, tra l’altro, non pochi danni. Le città più colpite dal sisma, con gravi danni a cose e persone, di cui si hanno notizie, furono Brindisi, Lecce, Francavilla, Nardò, Oria, Mesagne, Manduria. 
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Il 20 febbraio 1743, una forte scossa di terremoto colpì le città del Salento e, tra queste anche la nostra Città, provocando molti danni a cose e persone. Non sappiamo se ci furono vittime a Ceglie, forse ci saranno state pure, ma di danni alle infrastrutture, certamente si.

Alcuni mesi dopo (12 dicembre 1743), infatti, decisero di riedificare e ristrutturare l'ospedale cittadino (ASBr.,Not. Tommaso Lamarina, C.298/t.inv.III.B.3.1.X.29). Ora se stabilirono di riedificare e ristrutturare il nosocomio, ciò significa che una parte di esso era crollato quindi era urgente la sua riedificazione, mentre l'altra parte aveva subìto danni abbastanza gravi tanto da essere necessaria la sua ristrutturazione.
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Manifestazioni di penitenza e di ringraziamento per lo scampato pericolo si svolsero in tutti i centri coinvolti dal sisma, ma l’emergenza sarebbe continuata nei mesi successivi. Mentre tutti erano intenti a riparare i danni cagionati dal terremoto del 20 febbraio, altre due scosse, sempre del 5°-6° della scala Mercalli, si fecero sentire nel mese di ottobre: l’una alle ore 09.00 del giorno 11 e l’altra alle ore 08.55 del 31 (F.Ascoli, La Storia di Brindisi, Fasano 1976, p.350).


Pasquale Elia, CEGLIE MESSAPICA