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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 31 marzo 2008

Radio3 Suite Jazz


Per il secondo anno consecutivo “Radio3 Suite Jazz”, il programma radiofonico condotto da Pino Saulo sul terzo canale Rai, dedica un’intera puntata a “CeglieJazz Open Festival”, la rassegna organizzata dal Comune di Ceglie Messapica (Br). Dopo aver mandato in onda una antologia dei concerti dell’edizione 2006, lo scorso 3 aprile, lunedì 31 marzo alle 20,30 “Radio3 Suite” proporrà l’intero concerto per pianoforte solo che il jazzista afroamericano Matthew Shipp ha tenuto sul sagrato della chiesa Matrice il 12 agosto 2007.




E’ un segno evidente che la rassegna cegliese (nata quasi in sordina nel 2005) ha acquisito nel tempo visibilità e che i progetti da essa proposti sono di indubbio valore artistico. In una programmazione festivaliera sempre più stantìa e omologata (salvo rare eccezioni) “CeglieJazz Open Festival” ha voluto, nel suo piccolo, lanciare una sfida: promuovere e documentare il Jazz di ricerca, puntando soprattutto sulla presentazione di produzioni originali e sulla documentazione discografica. Idealmente la rassegna vuole raccogliere l’eredità di storici festivals che, non senza difficoltà, hanno sostenuto – e continuano a sostenere – l’idea della libera improvvisazione come valore centrale della musica: il Talos Festival di Ruvo, l’Europa Jazz Festival di Noci, Clusone Jazz, Controindicazioni a Roma.
Idea, questa, che ha caratterizzato l’esibizione di Matthew Shipp, a Ceglie Messapica. Un’ora abbondante di musica in cui il pianista, partendo dal noto brano di George Gershwin “Summertime”, ha offerto una sintesi di ispirazioni che dall’eredità del Free Jazz storico risale a McCoy Tyner, Bud Powell e Art Tatum, combinando swing ed energia, blues e tensione narrativa.



Un piccolo assaggio: