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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 26 luglio 2008

Ultima serata ieri del CeglieJazz Open Festival 2008

Cegliejazz open festival 08-John Tchicai


John Tchicai & The Open Orchestra

Gianni Lenoci, pianoforte
Antonio Borghini, contrabbasso
Marcello Magliocchi, batteria, percussione
Pasquale Innarella, sax alto, tenore e soprano
Stefano Maltese, sax alto e soprano
John Tchicai, sax tenore, wooden flute
Tony Cattano, trombone
Luca Bonvini trombone, slide trumpet
Angelo Olivieri, tromba, flicorno
Mario Fragiacomo, tromba, flicorno

Ultima serata ieri del CeglieJazz Open Festival 2008

Cegliejazz open festival 08-John Tchicai


John Tchicai & The Open Orchestra

Gianni Lenoci, pianoforte
Antonio Borghini, contrabbasso
Marcello Magliocchi, batteria, percussione
Pasquale Innarella, sax alto, tenore e soprano
Stefano Maltese, sax alto e soprano
John Tchicai, sax tenore, wooden flute
Tony Cattano, trombone
Luca Bonvini trombone, slide trumpet
Angelo Olivieri, tromba, flicorno
Mario Fragiacomo, tromba, flicorno

giovedì 24 luglio 2008

CeglieJazz Open Festival 2008:Comanda Barabba

Comanda Barabba è frutto dell'incontro tra musicisti con provenienze diverse, in senso artistico e geografico, interessati all'esplorazione di forme non convenzionali per l'espressione musicale.Nato da un quartetto di formazione jazzistica, attivo dal 2000 a Bologna, ha poi ampliato il suo organico e ha impostato il proprio repertorio sull'elaborazione di materiale originale. Con lo scopo di creare un suono collettivo diversificato e al contempo corale, il gruppo si è arricchito della collaborazione con i nuovi componenti e con occasionali ospiti, sviluppando così un linguaggio tendente alla contaminazione fra le differenti esperienze di cui i musicisti si fanno portatori, senza compromettere la coerenza e la compattezza di un lavoro costituito in anni di esperienze comuni.Le composizioni sono articolate alternando parti arrangiate in dettaglio a situazioni improvvisative completamente libere o sviluppate partendo da elementi predefiniti, in modo da offrire all'ascoltatore una forma riconoscibile ed efficace, garantendo nel contempo ai singoli la libertà di interpretare lo spazio dedicato all'improvvisazione, secondo il proprio modo di sentire. La musica che ne scaturisce è ogni volta differente, con l'intento di invitare ad un clima di attenzione aperto e svincolato da clichè e consuetudini.
Fonte


24 luglio, Chiesa Matrice ore 21
spazio “What’s new?”


Comanda Barabba


Christian Ferlaino, sax alto e baritono
Tim Trevor-Briscoe, sax alto e tenore
Nicola Guazzaloca, piano
Luca Bernard, contrabbasso
Gaetano Alfonsi, batteria

CeglieJazz Open Festival 2008:Comanda Barabba

Comanda Barabba è frutto dell'incontro tra musicisti con provenienze diverse, in senso artistico e geografico, interessati all'esplorazione di forme non convenzionali per l'espressione musicale.Nato da un quartetto di formazione jazzistica, attivo dal 2000 a Bologna, ha poi ampliato il suo organico e ha impostato il proprio repertorio sull'elaborazione di materiale originale. Con lo scopo di creare un suono collettivo diversificato e al contempo corale, il gruppo si è arricchito della collaborazione con i nuovi componenti e con occasionali ospiti, sviluppando così un linguaggio tendente alla contaminazione fra le differenti esperienze di cui i musicisti si fanno portatori, senza compromettere la coerenza e la compattezza di un lavoro costituito in anni di esperienze comuni.Le composizioni sono articolate alternando parti arrangiate in dettaglio a situazioni improvvisative completamente libere o sviluppate partendo da elementi predefiniti, in modo da offrire all'ascoltatore una forma riconoscibile ed efficace, garantendo nel contempo ai singoli la libertà di interpretare lo spazio dedicato all'improvvisazione, secondo il proprio modo di sentire. La musica che ne scaturisce è ogni volta differente, con l'intento di invitare ad un clima di attenzione aperto e svincolato da clichè e consuetudini.
Fonte


24 luglio, Chiesa Matrice ore 21
spazio “What’s new?”


Comanda Barabba


Christian Ferlaino, sax alto e baritono
Tim Trevor-Briscoe, sax alto e tenore
Nicola Guazzaloca, piano
Luca Bernard, contrabbasso
Gaetano Alfonsi, batteria

CeglieJazz Open Festival 2008:Prima serata.

Cegliejazz open festival 08-Jazzerie

CeglieJazz Open Festival 2008:Prima serata.

Cegliejazz open festival 08-Jazzerie

martedì 22 luglio 2008

CeglieJazz Open Festival 2008

logoInizia mercoledì 23 luglio, alle 21 in largo Ognissanti, la quarta edizione del CeglieJazz Open Festival, rassegna dedicata al jazz di ricerca che si caratterizza per la presentazione di produzioni originali e per la documentazione discografica.


Al sassofonista Mario Schiano è dedicata questa edizione del CeglieJazz Open Festival (21-25 luglio), manifestazione che, ospitando esponenti “radicali” come il contrabbassista William Parker, il batterista Hamid Drake e il pianista Matthew Shipp, in pochi anni si è imposta con il suo sguardo sul free storico e i rapporti con il jazz contemporaneo. Il successo della manifestazione è sottolineato dal patrocinio di Radio3, della SIdMA (Società Italiana di Musicologia Afroamericana) e di All About Jazz.


In realtà il festival è già iniziato con il workshop di composizione jazz condotto da John Tchicai presso il conservatorio "Nino Rota" di Monopoli.


Il primo concerto, che sarà preceduto da una proiezione video in ricordo di Mario Schiano, prevede l’esibizione di  JAZZERIE '08, progetto in esclusiva del Festival. Il gruppo pugliese si riunisce a distanza di venti anni, quando si impose in piena epoca “fusion” con il suo jazz fresco ed elegante, dal carattere corposo e dalle ricche trame armoniche.


 


JAZZERIE '08


Roberto Ottaviano, sax


Nico Stufano, chitarra


Maurizio Quintavalle, contrabbasso


Mimmo Campanale, batteria


Chi sono?


Clicca sul nome.



Molto spesso la musica sa essere apparentemente in­comprensibile. E dico apparentemente perché è soltanto un'illusione. La musica si comprende anche quando non si comprende, anche quando le parole cantate sembrano un codice segreto. Avviene la stessa cosa, Andrea, anche quando ci sono parole da tradurre, anche quando ci sono soltanto note, che non significano nient'altro che quello che significano: interruttori della sensibilità, interruttori che accendono emozioni intermittenti, senza che nessuno sia mai riuscito veramente a capire come le accendono e perché.


Roberto Cotroneo, Chiedimi chi erano i Beatles.

CeglieJazz Open Festival 2008

logoInizia mercoledì 23 luglio, alle 21 in largo Ognissanti, la quarta edizione del CeglieJazz Open Festival, rassegna dedicata al jazz di ricerca che si caratterizza per la presentazione di produzioni originali e per la documentazione discografica.


Al sassofonista Mario Schiano è dedicata questa edizione del CeglieJazz Open Festival (21-25 luglio), manifestazione che, ospitando esponenti “radicali” come il contrabbassista William Parker, il batterista Hamid Drake e il pianista Matthew Shipp, in pochi anni si è imposta con il suo sguardo sul free storico e i rapporti con il jazz contemporaneo. Il successo della manifestazione è sottolineato dal patrocinio di Radio3, della SIdMA (Società Italiana di Musicologia Afroamericana) e di All About Jazz.


In realtà il festival è già iniziato con il workshop di composizione jazz condotto da John Tchicai presso il conservatorio "Nino Rota" di Monopoli.


Il primo concerto, che sarà preceduto da una proiezione video in ricordo di Mario Schiano, prevede l’esibizione di  JAZZERIE '08, progetto in esclusiva del Festival. Il gruppo pugliese si riunisce a distanza di venti anni, quando si impose in piena epoca “fusion” con il suo jazz fresco ed elegante, dal carattere corposo e dalle ricche trame armoniche.


 


JAZZERIE '08


Roberto Ottaviano, sax


Nico Stufano, chitarra


Maurizio Quintavalle, contrabbasso


Mimmo Campanale, batteria


Chi sono?


Clicca sul nome.



Molto spesso la musica sa essere apparentemente in­comprensibile. E dico apparentemente perché è soltanto un'illusione. La musica si comprende anche quando non si comprende, anche quando le parole cantate sembrano un codice segreto. Avviene la stessa cosa, Andrea, anche quando ci sono parole da tradurre, anche quando ci sono soltanto note, che non significano nient'altro che quello che significano: interruttori della sensibilità, interruttori che accendono emozioni intermittenti, senza che nessuno sia mai riuscito veramente a capire come le accendono e perché.


Roberto Cotroneo, Chiedimi chi erano i Beatles.

martedì 15 luglio 2008

Jazz: Rag Time

Impropriamente molti storici fanno rientrare negli stili jazzistici il ragtime. Impropriamente, perché al ragtime manca una delle caratteristiche essenziali del jazz: l’improvvisazione. Il ragtime è infatti frutto della composizione ed è musica scritta essenzialmente per pianoforte. Quello che lo avvicina al jazz è il senso del ritmo: lo swing e la comune derivazione afro americana.


Un altro importante elemento che avvicina il ragtime al jazz è il fatto che questo genere musicale si suonava prevalentemente nei bar di St. Louis, nei teatri di Kansas City, nei bordelli di New Orleans: importante perché come nel jazz i musicisti fanno del ragtime, di questo singolare modo di suonare il pianoforte, il loro lavoro, la loro fonte di sostentamento.


Il maggiore esempio di questa musica lo costituiscono le composizioni del pianista Scott Joplin, alla fine del secolo XIX.


 ahiceglie


Scott Joplin
Stoptime Rag


 


 The Entertainer

Jazz: Rag Time

Impropriamente molti storici fanno rientrare negli stili jazzistici il ragtime. Impropriamente, perché al ragtime manca una delle caratteristiche essenziali del jazz: l’improvvisazione. Il ragtime è infatti frutto della composizione ed è musica scritta essenzialmente per pianoforte. Quello che lo avvicina al jazz è il senso del ritmo: lo swing e la comune derivazione afro americana.


Un altro importante elemento che avvicina il ragtime al jazz è il fatto che questo genere musicale si suonava prevalentemente nei bar di St. Louis, nei teatri di Kansas City, nei bordelli di New Orleans: importante perché come nel jazz i musicisti fanno del ragtime, di questo singolare modo di suonare il pianoforte, il loro lavoro, la loro fonte di sostentamento.


Il maggiore esempio di questa musica lo costituiscono le composizioni del pianista Scott Joplin, alla fine del secolo XIX.


 ahiceglie


Scott Joplin
Stoptime Rag


 


 The Entertainer

sabato 12 luglio 2008

Jazz: le origini.

Il jazz non deve essere proprietà di una piccola élite di persone che possiedono una vasta conoscenza della sua storia, dei suoi interpreti e delle sue peculiarità. Tuttavia, poiché è una forma artistica evoluta ed ha una storia ampia, è importante conoscere le basi della tradizione jazzistica per apprezzare e comprendere quello che si ascolta.


Proverò ad individuare i movimenti più importanti ed i musicisti più rappresentativi. Non essendo un esperto della materia, ma solo un semplice appassionato, perdonerete gli errori e le lacune che inevitabilmente ci saranno.


 


Le origini del Jazz.


Le origini del jazz provengono tanto dai campi del Sud degli Stati Uniti, come dalle sue città. In particolare New Orleans, centro di confluenza di varie culture, come la francese, la spagnola e quella locale costituita dai neri giunti dall’Africa, costituì il centro cristallizzante delle tendenze e degli stili originari del jazz.


Il jazz sorse agli inizi del secolo XX dall'unione di due tradizioni musicali differenti:  l'Africana Occidentale e l'Europea. La musica africana mise a disposizione del jazz l’impulso ritmico, la musica europea gli strumenti ed alcuni elementi compositivi, quali l’armonia e la melodia.


Il miscuglio di queste due tradizioni produsse una musica che giocava col ritmo ed inventava combinazioni di note musicali, che esprimevano sia tristezza che felicità.


I canti degli schiavi che lavoravano nei campi di cotone si fusero con i suoni urbani e moderni dei musicisti ambulanti di New Orleans per creare un ritmo nuovo: il blues. La musica gospel, con gli spirituals (salmi o canzoni religiose) integrandosi col blues, mise a disposizione un modello di vocalizzazione, che fu imitato ampiamente dagli strumentisti.



ahiceglie


Gospel


Thomas A. Dorsey


 


Country blues
Charlie Patton


 


City blues
Bessie Smith


 

Jazz: le origini.

Il jazz non deve essere proprietà di una piccola élite di persone che possiedono una vasta conoscenza della sua storia, dei suoi interpreti e delle sue peculiarità. Tuttavia, poiché è una forma artistica evoluta ed ha una storia ampia, è importante conoscere le basi della tradizione jazzistica per apprezzare e comprendere quello che si ascolta.


Proverò ad individuare i movimenti più importanti ed i musicisti più rappresentativi. Non essendo un esperto della materia, ma solo un semplice appassionato, perdonerete gli errori e le lacune che inevitabilmente ci saranno.


 


Le origini del Jazz.


Le origini del jazz provengono tanto dai campi del Sud degli Stati Uniti, come dalle sue città. In particolare New Orleans, centro di confluenza di varie culture, come la francese, la spagnola e quella locale costituita dai neri giunti dall’Africa, costituì il centro cristallizzante delle tendenze e degli stili originari del jazz.


Il jazz sorse agli inizi del secolo XX dall'unione di due tradizioni musicali differenti:  l'Africana Occidentale e l'Europea. La musica africana mise a disposizione del jazz l’impulso ritmico, la musica europea gli strumenti ed alcuni elementi compositivi, quali l’armonia e la melodia.


Il miscuglio di queste due tradizioni produsse una musica che giocava col ritmo ed inventava combinazioni di note musicali, che esprimevano sia tristezza che felicità.


I canti degli schiavi che lavoravano nei campi di cotone si fusero con i suoni urbani e moderni dei musicisti ambulanti di New Orleans per creare un ritmo nuovo: il blues. La musica gospel, con gli spirituals (salmi o canzoni religiose) integrandosi col blues, mise a disposizione un modello di vocalizzazione, che fu imitato ampiamente dagli strumentisti.



ahiceglie


Gospel


Thomas A. Dorsey


 


Country blues
Charlie Patton


 


City blues
Bessie Smith


 

mercoledì 9 luglio 2008

Smaltimento Elettrodomestici

Il decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 attua le direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti. 


Con questo provvedimento doveva partire la raccolta differenziata e la gestione finalizzata al recupero di televisori, computer, telefonini, videogame ed affini giunti a fine vita. L'obbligo di avviare il nuovo sistema di gestione dei rifiuti (insieme a quello di evitare in fase di costruzione l'utilizzo di determinate sostanze pericolose) graverà sui produttori; su distributori e venditori, invece, l'obbligo di assicurare il ritiro dei prodotti a fine vita all'atto di acquisto dei nuovi. Il commerciante non potrà rifiutarsi in alcun modo altrimenti scatteranno sanzioni nei suoi confronti. In tutti i casi, il produttore potrà aggiungere al prezzo una cifra fissa (l'eco-contributo RAEE) a seconda del tipo di apparecchio sostituito.


Purtroppo la finanziaria 2008 ha fatto slittare al 31 dicembre 2008 quanto prevedeva il suddetto decreto.


Nel frattempo, è compito del cittadino portare gli elettrodomestici, che non utilizza più, presso il centro di raccolta ( ? ) del comune di residenza in modo che possano essere smaltiti correttamente.


Per gli apparecchi più grande, esiste la possibilità di chiamare ( ? )  i servizi di smaltimento rifiuti affinché si prendano carico dell'elettrodomestico ingombrante.

Smaltimento Elettrodomestici

Il decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 attua le direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti. 


Con questo provvedimento doveva partire la raccolta differenziata e la gestione finalizzata al recupero di televisori, computer, telefonini, videogame ed affini giunti a fine vita. L'obbligo di avviare il nuovo sistema di gestione dei rifiuti (insieme a quello di evitare in fase di costruzione l'utilizzo di determinate sostanze pericolose) graverà sui produttori; su distributori e venditori, invece, l'obbligo di assicurare il ritiro dei prodotti a fine vita all'atto di acquisto dei nuovi. Il commerciante non potrà rifiutarsi in alcun modo altrimenti scatteranno sanzioni nei suoi confronti. In tutti i casi, il produttore potrà aggiungere al prezzo una cifra fissa (l'eco-contributo RAEE) a seconda del tipo di apparecchio sostituito.


Purtroppo la finanziaria 2008 ha fatto slittare al 31 dicembre 2008 quanto prevedeva il suddetto decreto.


Nel frattempo, è compito del cittadino portare gli elettrodomestici, che non utilizza più, presso il centro di raccolta ( ? ) del comune di residenza in modo che possano essere smaltiti correttamente.


Per gli apparecchi più grande, esiste la possibilità di chiamare ( ? )  i servizi di smaltimento rifiuti affinché si prendano carico dell'elettrodomestico ingombrante.

sabato 5 luglio 2008

Indovinello

Cummà Zumb∂r∂bell∂
ten∂ carn∂ joss∂ e pell∂.
La figghj∂ di cummà Zumb∂r∂bell∂
nna tten∂  na carn∂, na joss∂, na pell∂ .
Cè jet∂ ?










Fonte e voce della signora Immacolata Vitale


Trad. : Comare "Zumb∂r∂bell∂" / ha carne ossa e pelle. / La figlia di comare "Zumb∂r∂bell∂" / non ha nè carne, nè ossa, nè pelle. / Che cosa è ?


Le origini dell'Indovinello.
Si chiama più comunemente con questo nome l'enigma popolare, breve, riferentesi a cose comunissime.
L'indovinello popolare ha generalmente struttura metrica e comincia con una formula che varia da luogo a luogo ( "Indovina, indovinaglia" in Sicilia; "Cosa, cosella" in Lucania; "Devine, devinaille" in Bretagna; "Adivina, adivinanza" in Andalusia; ecc.).
A seconda del tipo si chiama: dubbio, quando contiene molteplici proposte e risposte; acchiapparello, quando serve ad "acchiappare" (burlare) con una seconda proposta a chi ha fatto la prima; passerotto, quando fa pensare l'interrogato a tante cose diverse, mentre la risposta è semplice e naturale.
Comunemente è descrittivo, ma può essere anche narrativo (indovinello-storia), e nell'una e nell'altra forma può trovarsi intercalato in un racconto, in una facezia, in una fiaba, se pure il racconto non abbia come motivo centrale l'indovinello stesso e la sua soluzione.
L'uso di questo componimento è universale, presso i popoli antichi e gli odierni, ma non sempre ha carattere di divertimento.
Da alcune tradizioni popolari si rileva che agl'indovinelli venne talvolta attribuito un carattere ordalico, onde la soluzione faceva guadagnare la vita al condannato a morte, ottenere una sposa d'alto lignaggio a un uomo povero o di modesti natali e così via.
L'origine dell'indovinello è oscura; la si può far risalire al periodo mitico dell'umanità, quando alcune espressioni relative a fatti e fenomeni naturali avrebbero acquistato significato simbolico col passare di bocca in bocca e di generazione in generazione.
Fonte

Indovinello

Cummà Zumb∂r∂bell∂
ten∂ carn∂ joss∂ e pell∂.
La figghj∂ di cummà Zumb∂r∂bell∂
nna tten∂  na carn∂, na joss∂, na pell∂ .
Cè jet∂ ?










Fonte e voce della signora Immacolata Vitale


Trad. : Comare "Zumb∂r∂bell∂" / ha carne ossa e pelle. / La figlia di comare "Zumb∂r∂bell∂" / non ha nè carne, nè ossa, nè pelle. / Che cosa è ?


Le origini dell'Indovinello.
Si chiama più comunemente con questo nome l'enigma popolare, breve, riferentesi a cose comunissime.
L'indovinello popolare ha generalmente struttura metrica e comincia con una formula che varia da luogo a luogo ( "Indovina, indovinaglia" in Sicilia; "Cosa, cosella" in Lucania; "Devine, devinaille" in Bretagna; "Adivina, adivinanza" in Andalusia; ecc.).
A seconda del tipo si chiama: dubbio, quando contiene molteplici proposte e risposte; acchiapparello, quando serve ad "acchiappare" (burlare) con una seconda proposta a chi ha fatto la prima; passerotto, quando fa pensare l'interrogato a tante cose diverse, mentre la risposta è semplice e naturale.
Comunemente è descrittivo, ma può essere anche narrativo (indovinello-storia), e nell'una e nell'altra forma può trovarsi intercalato in un racconto, in una facezia, in una fiaba, se pure il racconto non abbia come motivo centrale l'indovinello stesso e la sua soluzione.
L'uso di questo componimento è universale, presso i popoli antichi e gli odierni, ma non sempre ha carattere di divertimento.
Da alcune tradizioni popolari si rileva che agl'indovinelli venne talvolta attribuito un carattere ordalico, onde la soluzione faceva guadagnare la vita al condannato a morte, ottenere una sposa d'alto lignaggio a un uomo povero o di modesti natali e così via.
L'origine dell'indovinello è oscura; la si può far risalire al periodo mitico dell'umanità, quando alcune espressioni relative a fatti e fenomeni naturali avrebbero acquistato significato simbolico col passare di bocca in bocca e di generazione in generazione.
Fonte

venerdì 4 luglio 2008

I concerti di CeglieJazz Open Festival 2008

CeglieJazz Open Festival  08CEGLIEJAZZ OPEN FESTIVAL
dedicato a Mario Schiano

21-22 luglio Monopoli,
Conservatorio “Nino Rota”, ore 16-19
workshop di composizione jazz condotto da John Tchicai.


Ceglie Messapica


23 luglio largo Ognissanti ore 21
“Un cielo di stelle”: un ricordo di Mario Schiano (proiezione video)


Jazzerie ‘08
[produzione originale]


Roberto Ottaviano, sax soprano
Nico Stufano, chitarra
Maurizio Quintavalle, contrabbasso
Mimmo Campanale, batteria



24 luglio, sagrato chiesa matrice ore 21
spazio “What’s new?”


Comanda Barabba


Christian Ferlaino, sax alto e baritono
Tim Trevor-Briscoe, sax alto e tenore
Nicola Guazzaloca, piano
Luca Bernard, contrabbasso
Gaetano Alfonsi, batteria



25 luglio piazza Plebiscito ore 21


John Tchicai & The Open Orchestra
[produzione originale]

Gianni Lenoci pianoforte
Antonio Borghini, contrabbasso
Marcello Magliocchi, batteria, percussione
Pasquale Innarella, sax alto, tenore e soprano
Stefano Maltese, sax alto e soprano
John Tchicai, sax tenore, wooden flute
Tony Cattano trombone
Luca Bonvini trombone, slide trumpet
Angelo Olivieri tromba, flicorno
Mario Fragiacomo tromba, flicorno


Oltre ai concerti sono previste varie iniziative collaterali:
le prove dell’Orchestra, una mostra fotografica di “CeglieJazz Open Festival” a cura di Nico Elia presso lo show room “Rocco Schifano”, installazioni video e happenings mattutini.


Info:
www.cegliejazzopenfestival.com
Comune di Ceglie Messapica 0831 387299-387235

I concerti di CeglieJazz Open Festival 2008

CeglieJazz Open Festival  08CEGLIEJAZZ OPEN FESTIVAL
dedicato a Mario Schiano

21-22 luglio Monopoli,
Conservatorio “Nino Rota”, ore 16-19
workshop di composizione jazz condotto da John Tchicai.


Ceglie Messapica


23 luglio largo Ognissanti ore 21
“Un cielo di stelle”: un ricordo di Mario Schiano (proiezione video)


Jazzerie ‘08
[produzione originale]


Roberto Ottaviano, sax soprano
Nico Stufano, chitarra
Maurizio Quintavalle, contrabbasso
Mimmo Campanale, batteria



24 luglio, sagrato chiesa matrice ore 21
spazio “What’s new?”


Comanda Barabba


Christian Ferlaino, sax alto e baritono
Tim Trevor-Briscoe, sax alto e tenore
Nicola Guazzaloca, piano
Luca Bernard, contrabbasso
Gaetano Alfonsi, batteria



25 luglio piazza Plebiscito ore 21


John Tchicai & The Open Orchestra
[produzione originale]

Gianni Lenoci pianoforte
Antonio Borghini, contrabbasso
Marcello Magliocchi, batteria, percussione
Pasquale Innarella, sax alto, tenore e soprano
Stefano Maltese, sax alto e soprano
John Tchicai, sax tenore, wooden flute
Tony Cattano trombone
Luca Bonvini trombone, slide trumpet
Angelo Olivieri tromba, flicorno
Mario Fragiacomo tromba, flicorno


Oltre ai concerti sono previste varie iniziative collaterali:
le prove dell’Orchestra, una mostra fotografica di “CeglieJazz Open Festival” a cura di Nico Elia presso lo show room “Rocco Schifano”, installazioni video e happenings mattutini.


Info:
www.cegliejazzopenfestival.com
Comune di Ceglie Messapica 0831 387299-387235

mercoledì 2 luglio 2008

CeglieJazz Open Festival 2008


Venerdì alle ore 11, presso la sala di rappresentanza del comune di Ceglie Messapica, conferenza stampa di presentazione di CeglieJazz Open Festival 2008.

CeglieJazz Open Festival 2008


Venerdì alle ore 11, presso la sala di rappresentanza del comune di Ceglie Messapica, conferenza stampa di presentazione di CeglieJazz Open Festival 2008.

martedì 1 luglio 2008

FAI e Madonna della Grotta


Ha avuto inizio lo scorso 5 giugno il nuovo censimento nazionale del FAI, il Fondo per l'ambiente italiano, “I Luoghi del Cuore”.


 


Come sempre il censimento, che quest’anno giunge alla quarta edizione, intende sensibilizzare cittadini e istituzioni e dare voce alle segnalazioni di ognuno di noi.


Segnalare le brutture che si vorrebbero cancellare da un luogo amato, ciò che deturpa e compromette l’equilibrio e l’originaria bellezza del nostro patrimonio naturalistico, artistico, storico e architettonico.


 


Questo l’invito rivolto dal FAI a tutti i cittadini italiani in occasione dell’edizione 2008 del Censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, che quest’anno affronta con una prospettiva diversa l’appello alla salvaguardia dei luoghi che arricchiscono l’Italia e il cuore di chi li sa apprezzare.



Stiamo organizzando una campagna a favore di Madonna della Grotta,uno dei monumenti della storia cegliese da salvare dal degrado in cui versa.


 


CLICCA QUI e scrivi


 


"Chiedo la cancellazione degli ostacoli materiali e giuridici che impediscono la fruizione di Madonna della Grotta"

FAI e Madonna della Grotta


Ha avuto inizio lo scorso 5 giugno il nuovo censimento nazionale del FAI, il Fondo per l'ambiente italiano, “I Luoghi del Cuore”.


 


Come sempre il censimento, che quest’anno giunge alla quarta edizione, intende sensibilizzare cittadini e istituzioni e dare voce alle segnalazioni di ognuno di noi.


Segnalare le brutture che si vorrebbero cancellare da un luogo amato, ciò che deturpa e compromette l’equilibrio e l’originaria bellezza del nostro patrimonio naturalistico, artistico, storico e architettonico.


 


Questo l’invito rivolto dal FAI a tutti i cittadini italiani in occasione dell’edizione 2008 del Censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, che quest’anno affronta con una prospettiva diversa l’appello alla salvaguardia dei luoghi che arricchiscono l’Italia e il cuore di chi li sa apprezzare.



Stiamo organizzando una campagna a favore di Madonna della Grotta,uno dei monumenti della storia cegliese da salvare dal degrado in cui versa.


 


CLICCA QUI e scrivi


 


"Chiedo la cancellazione degli ostacoli materiali e giuridici che impediscono la fruizione di Madonna della Grotta"