Il decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 attua le direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti.
Con questo provvedimento doveva partire la raccolta differenziata e la gestione finalizzata al recupero di televisori, computer, telefonini, videogame ed affini giunti a fine vita. L'obbligo di avviare il nuovo sistema di gestione dei rifiuti (insieme a quello di evitare in fase di costruzione l'utilizzo di determinate sostanze pericolose) graverà sui produttori; su distributori e venditori, invece, l'obbligo di assicurare il ritiro dei prodotti a fine vita all'atto di acquisto dei nuovi. Il commerciante non potrà rifiutarsi in alcun modo altrimenti scatteranno sanzioni nei suoi confronti. In tutti i casi, il produttore potrà aggiungere al prezzo una cifra fissa (l'eco-contributo RAEE) a seconda del tipo di apparecchio sostituito.
Purtroppo la finanziaria
Nel frattempo, è compito del cittadino portare gli elettrodomestici, che non utilizza più, presso il centro di raccolta ( ? ) del comune di residenza in modo che possano essere smaltiti correttamente.
Per gli apparecchi più grande, esiste la possibilità di chiamare ( ? ) i servizi di smaltimento rifiuti affinché si prendano carico dell'elettrodomestico ingombrante.