Sanità, altro regalo ai privati, scippo alla Sanità pubblica. Così non va!
Per il Centro Risvegli di Ceglie Messapica lo avevamo già annunciato e i fatti purtroppo ci danno ragione: c'è un altro regalo alla sanità privata. Infatti i 45 posti del Centro risvegli del comune brindisino, saranno affidati a privati, attraverso una gara di evidenza pubblica, aumentando così il budget a favore dei privati.
La richiesta di Sinistra Italiana di un Centro risvegli nell'ospedale pubblico di Ceglie Messapica con personale di ruolo pubblico era contenuta in uno dei nostri 18 emendamenti al Piano di riordino ospedaliero.
Emendamenti, com'è noto, respinti e che nel merito portarono il sottoscritto e Sinistra Italiana a bocciare per ben due volte il Piano ospedaliero in Commissione sanità.
Nonostante questo atto estremo di un partner della maggioranza, il presidente ha totalmente ignorato la richiesta e sta continuando a tirare dritto!
Emiliano poi, a parole, con grande maestria, dice che non sta penalizzando la sanità pubblica ma nei fatti invece riduce ospedali e posti letto nel pubblico ed aumenta i servizi ed i posti letto nella Sanità privata.
Dato di fatto inconfutabile!
Lo diciamo da oltre un anno e mezzo che così non va!
Adesso, secondo quanto avevamo pubblicamente preventivato, in linea con questo bando per i privati di Ceglie Messapica, attendiamo gli analoghi atti amministrativi per gli altri due Centri risvegli, negli ospedali chiusi di Canosa e Triggiano e c'è da giurare che anche in queste altre due strutture il presidente/assessore, senza confrontarsi con nessuno, seguirà lo stesso iter di affidamento a privati, così come per i Poli della riabilitazione che nasceranno a seguito della chiusura degli ospedali, come nel caso di Grottaglie, dove abbiamo il timore che potrà essere affidato a privati.
Lo avevamo detto e scritto molti mesi fa che, così facendo, ulteriori 35 milioni di euro annuì sarebbero stati assegnati, in un breve lasso di tempo, alla Sanità privata, andando ad aggiungersi agli oltre 800 che già si erogano.
La sanità pubblica è sempre più penalizzata, non si assumono persone nonostante 6mila carenze d'organico, e nell'ultima delibera per le "pre intese con le case di cure private" non si è ridotto di un solo posto letto l'assegnazione ai privati, mentre mesi fa, col piano di riordino, la Regione ha chiuso otto ospedali pubblici, decine di reparti e rinunciato ad attivare 1000 posti letto che, anche il tanto vituperato DM70, ci dava la possibilità di attivare, ma che Emiliano ha deciso di non procedere.
Stupisce infine la comunione di vedute su queste scelte tra il presidente Emiliano e la Destra regionale che esulta, giustamente e legittimamente dal proprio punto di vista, per questa delibera!
Che dire, in linea con le mosse politiche degli ultimi tempi del presidente Emiliano, che a Roma fa lo "Zapatista" e in Puglia il "Doroteo", assegnando incarichi a uomini politici della destra pugliese e facendo accordi per la nascita di Amministrazioni comunali, da lui "benedette", targate PD/ Destra, (vedi Molfetta e Castellaneta) attuando così il classico partito della nazione. Caro presidente, spiace constatare queste cose, altro
che collaborazione con la sinistra. Sinistra Italiana oramai non tollera più questo modo di fare: o si cambia, chiudendo questa pagina di penalizzazione della Sanità pubblica a vantaggio purtroppo dei privati, o romperemo con una maggioranza che di Sinistra oramai ha sempre meno contenuti!
Mino Borraccino
Sinistra Italiana