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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti
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sabato 22 marzo 2014

Filastrocca

Iun', dò i-ttre
ci i-cchiù fess' di tutt'tre
i-cchiù fess' u villan'
kud' ka port'-a zapp-a-mman'

Uno,due e tre 
chi è più scemo di tutti e tre
è più stupido il contadino
colui che porta la zappa in mano.

Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

mercoledì 19 settembre 2012

U pinzier'

U pinzier' a-sci semb' nanz pi nnanz
Il pensiero deve correre sempre avanti
Si deve cercare in ogni modo di prevedere le conseguenze possibili di un fatto.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi


lunedì 27 ottobre 2008

Due indovinelli

Inta na tabaccher∂
com∂ n∂ puè iacchià iun∂
com∂ n∂ puè iacchià do.
Cè iet∂ ?


Inta na tabaccher∂
ston∂ quatt∂ cavalier∂.
Cè iet∂ ?










Trad.:
1-
In una tabacchiera puoi trovarne una o due.
Che cosa é?
2- In una tabacchiera ci sono quattro cavalieri.
Che cosa è?

Due indovinelli

Inta na tabaccher∂
com∂ n∂ puè iacchià iun∂
com∂ n∂ puè iacchià do.
Cè iet∂ ?


Inta na tabaccher∂
ston∂ quatt∂ cavalier∂.
Cè iet∂ ?










Trad.:
1-
In una tabacchiera puoi trovarne una o due.
Che cosa é?
2- In una tabacchiera ci sono quattro cavalieri.
Che cosa è?

sabato 5 luglio 2008

Indovinello

Cummà Zumb∂r∂bell∂
ten∂ carn∂ joss∂ e pell∂.
La figghj∂ di cummà Zumb∂r∂bell∂
nna tten∂  na carn∂, na joss∂, na pell∂ .
Cè jet∂ ?










Fonte e voce della signora Immacolata Vitale


Trad. : Comare "Zumb∂r∂bell∂" / ha carne ossa e pelle. / La figlia di comare "Zumb∂r∂bell∂" / non ha nè carne, nè ossa, nè pelle. / Che cosa è ?


Le origini dell'Indovinello.
Si chiama più comunemente con questo nome l'enigma popolare, breve, riferentesi a cose comunissime.
L'indovinello popolare ha generalmente struttura metrica e comincia con una formula che varia da luogo a luogo ( "Indovina, indovinaglia" in Sicilia; "Cosa, cosella" in Lucania; "Devine, devinaille" in Bretagna; "Adivina, adivinanza" in Andalusia; ecc.).
A seconda del tipo si chiama: dubbio, quando contiene molteplici proposte e risposte; acchiapparello, quando serve ad "acchiappare" (burlare) con una seconda proposta a chi ha fatto la prima; passerotto, quando fa pensare l'interrogato a tante cose diverse, mentre la risposta è semplice e naturale.
Comunemente è descrittivo, ma può essere anche narrativo (indovinello-storia), e nell'una e nell'altra forma può trovarsi intercalato in un racconto, in una facezia, in una fiaba, se pure il racconto non abbia come motivo centrale l'indovinello stesso e la sua soluzione.
L'uso di questo componimento è universale, presso i popoli antichi e gli odierni, ma non sempre ha carattere di divertimento.
Da alcune tradizioni popolari si rileva che agl'indovinelli venne talvolta attribuito un carattere ordalico, onde la soluzione faceva guadagnare la vita al condannato a morte, ottenere una sposa d'alto lignaggio a un uomo povero o di modesti natali e così via.
L'origine dell'indovinello è oscura; la si può far risalire al periodo mitico dell'umanità, quando alcune espressioni relative a fatti e fenomeni naturali avrebbero acquistato significato simbolico col passare di bocca in bocca e di generazione in generazione.
Fonte

Indovinello

Cummà Zumb∂r∂bell∂
ten∂ carn∂ joss∂ e pell∂.
La figghj∂ di cummà Zumb∂r∂bell∂
nna tten∂  na carn∂, na joss∂, na pell∂ .
Cè jet∂ ?










Fonte e voce della signora Immacolata Vitale


Trad. : Comare "Zumb∂r∂bell∂" / ha carne ossa e pelle. / La figlia di comare "Zumb∂r∂bell∂" / non ha nè carne, nè ossa, nè pelle. / Che cosa è ?


Le origini dell'Indovinello.
Si chiama più comunemente con questo nome l'enigma popolare, breve, riferentesi a cose comunissime.
L'indovinello popolare ha generalmente struttura metrica e comincia con una formula che varia da luogo a luogo ( "Indovina, indovinaglia" in Sicilia; "Cosa, cosella" in Lucania; "Devine, devinaille" in Bretagna; "Adivina, adivinanza" in Andalusia; ecc.).
A seconda del tipo si chiama: dubbio, quando contiene molteplici proposte e risposte; acchiapparello, quando serve ad "acchiappare" (burlare) con una seconda proposta a chi ha fatto la prima; passerotto, quando fa pensare l'interrogato a tante cose diverse, mentre la risposta è semplice e naturale.
Comunemente è descrittivo, ma può essere anche narrativo (indovinello-storia), e nell'una e nell'altra forma può trovarsi intercalato in un racconto, in una facezia, in una fiaba, se pure il racconto non abbia come motivo centrale l'indovinello stesso e la sua soluzione.
L'uso di questo componimento è universale, presso i popoli antichi e gli odierni, ma non sempre ha carattere di divertimento.
Da alcune tradizioni popolari si rileva che agl'indovinelli venne talvolta attribuito un carattere ordalico, onde la soluzione faceva guadagnare la vita al condannato a morte, ottenere una sposa d'alto lignaggio a un uomo povero o di modesti natali e così via.
L'origine dell'indovinello è oscura; la si può far risalire al periodo mitico dell'umanità, quando alcune espressioni relative a fatti e fenomeni naturali avrebbero acquistato significato simbolico col passare di bocca in bocca e di generazione in generazione.
Fonte

martedì 13 maggio 2008

Chi sono ?

Do ped  si ste mangj u  ped  sobb a tre ped.


Arriv  quatt  ped  e  si  n  port  u  ped.


U do ped pigghj u tre  ped  e  u  men a quatt  ped.


Ci sont?


Fonte A. e S.


Due piedi sta mangiando un piede su tre piedi.
Arriva quattro piedi e si porta via il piede.


Il due piedi prende il tre piedi e lo tira a quattro piedi.


Chi sono?

martedì 22 aprile 2008

Proverbi



Pentola



A cadare disse a la frizzola:
"Alluntanete sinò mi tingi" 



 

sabato 23 giugno 2007

La frisa condita

frisa


Na fris' ammuddat' int' all'acqua,


riena scers',


pummdor' e


uegghje di for' addò me,


sal' ca m'ha dat' u Signor'.


A ci ten'a ventr'chien'
na cret'u dasciun'.

P.S.Lo so la foto non è venuta bene,accontentatevi di questa perchè le frise le ho mangiate tutte.

venerdì 22 giugno 2007

La frisa

A fris'
frisaMangit'u scuerz' 
e rripit'a middich'
Mangiati la crosta
e conservati la mollica.


 

giovedì 21 giugno 2007

L'acqua

L'acqu'



A vattiscià nu ciucc' i iacqua perdut'.
Battezzare un asino è acqua sprecata. 

lunedì 18 giugno 2007

L'olio

U uegghje



Uegghje frisch j mieru vecchje
Olio nuovo e vino vecchio.


Continua 

sabato 16 giugno 2007

Il sale

U sal'



U mar'vè i ven'
pigghj u munn'com'ven'.


Il mare va e viene
prendi il mondo come viene.



Continua


domenica 3 giugno 2007

Andivin'

Abbatt' angul' o villan'.
Ce iet?


a rasol


A rasol' serviva per pulire la zappa quando si zappava e le scarpe alla fine del lavoro. Era sospesa ad una cordicella legata dietro alla cintura del contadino,perciò oscillava e batteva ..... 
A rasol',l'amel' e la zappa costituivano la dotazione strumentale dello zappatore.
Amel'?
Erano strisce di tela grossa che,avvolgendo parte delle scarpe e delle gambe,proteggevano dall'umidità e dal terreno che poteva penetrare nelle scarpe. 


rasol

sabato 2 giugno 2007

Andivin'


Abbatt' angul' o villan'.
Ce iet?


Proposto da Gisan51


Domani risposta con foto.

Canicchiul' e canecchia

Più che un indovinello era un gioco di parole.


"U Canicchiul'" era un paletto a forma di tronco di cono che serviva per bloccare le ante di una porta.


canicchiul


Invece "a Canecchia" era un paletto a scorrimento orizzontale,grosso modo a forma prismatica,che aveva sempre lo stesso scopo.canecchia

giovedì 31 maggio 2007

giovedì 24 maggio 2007


 

immagineimmagine


 


Vogliamo il P.U.G.


Com' all'ov' du monech':

gross'

frisch'

e cu cost' picch'.

 

Apprendo dal blog Piazza Plebiscito che un partito della maggioranza ha qualche mal di pancia sulla questione PUG.Forse si preparano le campane a morte per il Piano ......

I cittadini cegliesi vogliono l'impossibile dai loro dipendenti.

Dopo venti anni è assurdo che non si possano comporre ancora gli interessi di tutti.

Come l'uovo del monaco?

 

19 aprile 21.18