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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 27 febbraio 2021

Dove stiamo andando? A far che?

 


Comunicato stampa

 Dove stiamo andando? A far che?

Abbiamo scelto di restare in silenzio in questi mesi per osservare cosa stesse accadendo alla nostra città. Sono trascorsi circa cinque mesi dal rinnovo del consiglio comunale ed in questo tempo abbiamo riscontrato situazioni contraddittorie e  talvolta ambigue. Comportamenti, a nostro avviso, determinati da una poca chiarezza della direzione che questa Amministrazione ha assunto.

Partiamo da cosa abbiamo apprezzato:

1) la volontà dell’amministrazione di partecipare a determinate occasioni di finanziamento quali ad esempio il finanziamento per gli “interventi di riqualificazione paesaggistica di proprietà pubblica” promosso dal Gal Alto Salento (di cui il comune è beneficiario con un contributo di 82.002 Euro), l’intenzione di partecipare ad altri avvisi quali “Fermenti in Comune” ed “Educare in comune”;

2) l’impegno con cui il Sindaco cerca di ottemperare alle urgenze della pandemia, con estrema onestà, siamo consapevoli che questa situazione non sia di poco conto.

Questi elementi però non possono distogliere la nostra attenzione da problematiche strategiche di una certa rilevanza.

Abbiamo riletto più e più volte le intenzioni del Sindaco e della sua amministrazione nel voler rendere questa città più bella, più innovativa, più sostenibile, più inclusiva.

Belle parole e buone intenzioni, ma come lo si vuole fare?

Ad oggi non ci è chiaro cosa si farà nei prossimi mesi (e dovremmo ragionare in anni) e in questo momento così difficile la poca chiarezza è pericolosa e traumatica.

Vorremmo conoscere ad esempio quali sono le iniziative poste in essere per supportare le famiglie con  persone diversamente abili in questo momento così complesso. Non parliamo di buoni spesa, attenzione, ci sono famiglie con ragazzi letteralmente rinchiusi in casa a causa della pandemia, e di certo questa condizione di esclusione non fa che peggiorare e incrementare le fragilità relazionali delle famiglie cegliesi.

Sempre per curiosità vorremmo sapere come l’Amministrazione intende rispondere alle esigenze di albergatori e lavoratori del settore turistico, quali strategie e azioni sta ponendo in essere per supportare i nostri imprenditori?

Ancora chiediamo per quanto concerne la nostra biblioteca e il nostro museo cosa si sta cercando di fare? Di certo diecimila euro per le attività di animazione (ci riferiamo all’ avviso pubblico per il riparto del fondo per il funzionamento dei piccoli musei) non colmeranno il vuoto lasciato dall’incuranza di amministrativa, un vuoto che ha lasciato i nostri ragazzi senza uno spazio per lo studio e l’accesso alla conoscenza.

Poiché abbiamo a cuore la cultura, cogliamo l’occasione per chiedere spiegazioni circa la mancanza di interesse dell’Amministrazione a partecipare alla preziosa occasione data dalla Regione Puglia di  restaurare e rifunzionalizzare gli “Attrattori culturali” per un importo massimale fino a due milioni di euro.  Somme di certo di non poco conto se pensiamo alle condizioni in cui versa il nostro Castello. Ci risulta che il Castello sia ancora lì, puntellato e in attesa di qualche miracolo. A tal proposito con numero di protocollo 5464 del 26/02/2021 abbiamo espressamente richiesto chiarimenti in merito  alla determinazione n. 91 del 04/02/2021. La documentazione relativa le vicende amministrative del progetto di restauro del Castello sembra presentare incongruità che potrebbero danneggiare la comunità cegliese.

Ancora cosa ne è stato della Consulta delle Associazioni? In un momento in cui i servizi terziari e associativi hanno dimostrato a livello nazionale la loro preziosità in termini di supporto sociale, relazionale, umano, sanitario, è dato sapere se e come l’amministrazione sta interagendo e lavorando con loro in termini di creazione  di benessere della collettività?

Una breve postilla poi è dovuta su un progetto che riteniamo meritevole e lodevole quale è “Il grillo parlante”. Realizzare un progetto di contrasto alla povertà educativa e alla promozione dell’inclusione sociale è sempre, e ribadiamo sempre, un’azione degna di stima e supporto. Ma quando questa amministrazione realizzerà un vero e proprio regolamento per l’affidamento degli spazi pubblici? Quello che intendiamo dire è che un’Amministrazione lungimirante affida gli spazi pubblici affinché questi impattino a lungo termine (lungo termine). Sempre un’amministrazione lungimirante si riserva  per alcuni spazi pubblici degli affidamenti temporanei “project specific” proprio per garantire anche a progetti temporanei di impattare comunque sul territorio. Questa amministrazione, sembra invece preferire politiche a macchia di leopardo. Suggeriamo quanto detto sopra: alcuni spazi che siano temporanei, altri affidati a lungo termine, orsù si necessita solo di un regolamento con tutti i crismi dovuti dal caso.

Potremmo ancora continuare con gli slogan lanciati Ceglie Plastic Free (di cui ci è nota solo l’iniziativa una fornitura scolastica di borracce) o “ Ceglie città accessibile” ma la verità resta che ad oggi NON ci è dato sapere quest’Amministrazione dove vuole andare, cosa vuole realizzare, quando e come.

Sarebbe un segnale forte e lungimirante sentire i nostri amministratori parlare di sostanza.

Saremo ben felici di ascoltare così da non ritenere questa una politica approssimativa e temporanea.

Ceglie Messapica 27 febbraio 2021

Ass. RIGENERA

mercoledì 24 febbraio 2021

Indovina chi viene a (s)Cena

 

Il 27 febbraio il progetto INDOVINA CHI VIENE A SCENA fa tappa al Teatro Comunale di CEGLIE MESSAPICA : PRENOTA il tuo SPETTACOLO GRATUITO
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3. Adesso vai nella tua casella di posta elettronica e verifica che ti sia arrivata una comunicazione da R3B3L. Conserva la comunicazione ricevuta, le informazioni riportate ti serviranno per accedere alla visione dell'evento il giorno e l'ora in programmazione. Se non ricevi l'email controlla nello SPAM o scrivi a info@rebellive.it
"Indovina chi viene a (s)Cena" è il nuovo format culturale online del Teatro Pubblico Pugliese e dei Comuni soci, che unisce artisti e pubblico in questo momento di sospensione dello spettacolo dal vivo.
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martedì 23 febbraio 2021

I Passionisti festeggiano San Gabriele dell’Addolorata.

 
I Passionisti festeggiano San Gabriele dell’Addolorata.

Inizia mercoledì 24 febbraio e termina sabato 27 febbraio, nella chiesa dei Padri Passionisti di Ceglie Messapica, il triduo in onore di San Gabriele dell'Addolorata, il santo più conosciuto della Congregazione della Passione fondata da San Paolo della Croce. 

San Gabriele dell’Addolorata nacque ad Assisi il 1 marzo del 1838 da una famiglia aristocratica e battezzato con il nome di Francesco, replicando, così, il nome del suo più illustre concittadino, san Francesco d’Assisi, di cui era particolarmente devoto. Francesco era l’undicesimo figlio di una famiglia di 13 figli, nati dal matrimonio di Sante Possenti e di Agnese Frisciotti, morta nel 1842 quando Francesco aveva appena 4 anni, e nonostante questo era una persona allegra e socievole.
Toccato dai vari avvenimenti tristi della vita, trascorsa spensieratamente nella Spoleto bene, dopo aver seguito le scuole dei Fratelli Cristiani e il Liceo dei Gesuiti, dietro la voce di Maria, Francesco decise di entrare nel noviziato dei passionisti a Morrovalle (Mc) nel 1856. Qui assunse il nome di Gabriele dell’Addolorata, impegnandosi a vivere così la spiritualità della Passione di Cristo e dei Dolori di Maria, di cui era particolarmente devoto fin da bambino.
Dopo una breve esperienza, da studente, nel Convento dei Passionisti di Pieve Torina, insieme agli altri studenti raggiunse la comunità dei Passionisti di Isola del Gran Sasso, per prepararsi, con gli studi, al sacerdozio. Non arriverà alla meta, in quanto morì di Tbc, dopo aver ricevuto gli ordini minori a Penne (Pe).
Dopo la sua morte, in seguito al ritrovamento della sua tomba, per sua intercessione, iniziarono i miracoli, al punto tale da essere prima dichiarato beato nel 1908 e poi Santo nel 1920.

sabato 20 febbraio 2021

Il cerchio delle fate

IL CERCHIO DELLE FATE

Vittoria Defazio ci delizia con un altro racconto col suo ultimo  "Il cerchio delle fate". Ormai la scrittrice cegliese è al suo quinto racconto e il suo stile e la sua dimensione estetica è ormai consolidata. Di recente per premiare la sua bravura gli ho voluto dedicare il saggio "Nei labirinti della mente" e da esso traggo spunto per mettere in rilievo alcune riflessioni su questo suo ultimo lavoro:

"Nel 2020 la mente creatrice della Defazio, si avventura in un'altra fiaba incantata: "Il cerchio delle fate". La sua mente sembra il punto originario del Big-Bang da cui si sprigiona un'energia su fasci di luce coloratissimi. Ancora una volta,in questo racconto, vuole venire a capo del mistero della vita e mi convinco sempre più dell'idea che tutta la sua opera è un inconscio religioso tentativo di spiegarne il mistero. La parola "sacro" non a caso è riservata al pane, rito sacro della vita. [...] D'altro canto la rappresentazione eucaristica non rappresenta simbolicamente questo rito antico, segno della continuità comunitaria della vita?[...] Nell'entropia dell'amore ritornano prepotenti le voci di dentro, ma nella parabola  ascendente di molti eventi nefasti, il vero miracolo era sempre il sopravvento della vita e anche l'amore si trasforma e si rigenera in Agape e le nostre ossessioni ci aiutano a sopravvivere, mentre le fate si adoperano a tessere il loro cerchio d'amore. Così la fiaba raccontata volge, nonostante tutto, verso il lieto fine: - Le fate buone erano intervenute anche nel loro amore ed avevano consentito alla loro storia di rinascere nella perfezione di un cerchio, dove tra l'inizio e la fine c'è una soluzione di continuità che si nutre d'amore ininterrotto".

Il libro naturalmente ha altre piste di lettura che il lettore avrà modo di individuare e apprezzare: scenari di vita-morte che si capovolgono disperatamente e dalla morte nasce la vita che è il frutto dell'amore umano; l'illusorietà della vita che ci sballotta nel gioco dell'esistenza.; la simbiosi dell'essere umano con la propria terra.

Brava Vittoria e ad maiora. Ti aspettiamo per incantarci con un altro sogno e un'altra fiaba.
Vincenzo Gasparro


Vittoria Defazio è nata a Ceglie Messapica, si è laureata in Lettere moderne con indirizzo storico-artistico presso l'Università deli Studi Aldo Moro di Bari dove, dopo la laurea, ha an- che frequentato diversi corsi di perfezionamento che hanno stimolato la sua innata creatività. Insegna materie letterarie nella scuola secondaria di I grado e dedica il tempo libero alle sue passioni: la lettura, la scrittura e la pittura. Ha pubblicato: Il filo dipanato. Nel giardino di cannella pergolato di conchiglie, nel 2010 e L'archivio dei sogni, nel 2011, Atlante castello galleggiante nel 2016, La ricamatrice, la ricamata e la ricamanda nel 2017 con Schena Editore.

sabato 6 febbraio 2021

Donazione Avis


Donazione Avis domenica 7 febbraio dalle 8:30 alle 11:30 nei pressi del "Centro Anziani" con autoemoteca. 

Per donare è necessaria la prenotazione al  numero 3396149697 oppure 0831/379256. 

Le donazioni di sangue salvano la vita di circa 630mila persone all’anno solo in Italia, in media circa una al minuto.

Le trasfusioni di sangue sono indispensabili nel trattamento di moltissime patologie. Un paziente affetto da talassemia, per fare un esempio, ha bisogno di circa 25 trasfusioni di sangue all’anno per vivere. Dalle 30 alle 40 sacche di sangue servono dopo un intervento chirurgico delicato come un trapianto di cuore. Trasfusioni servono anche per trattare la leucemia o le insufficienze renali croniche.

Donare il plasma, la parte liquida del sangue, serve poi a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie, da quelle per le malattie del fegato fino ai trattamenti antitetano.

Il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un’alternativa che possa sostituirlo. Le sperimentazioni sul sangue sintetico, seppure promettenti, molto difficilmente potranno portare a cambiamenti su larga scala, se non in un futuro che è difficile immaginare prossimo.

Donare il sangue è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute. Infatti, al momento della donazione il donatore viene sottoposto a un emocromo completo e al test per individuare HIV, epatite B e C e sifilide e ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina.

lunedì 1 febbraio 2021

Una monografia su Giuseppe Elia

GIUSEPPE ELIA 

Non solo si interessa al settore oleario, con grandi risultati, premiato con medaglie d’oro sia alla Mostra internazionale di Milano (1881) che a quella di Torino (1884), ma è un attento amministratore, innamorato della sua Città che migliora con strade, quartieri, illuminazione, la costruzione del teatro comunale, del macello, del carcere ed altre opere, ma anche attento ai problemi e al recupero dei giovani di Ceglie, attraverso l’istruzione e la musica. 

Ceglie e il suo territorio è al centro della sua attività sia di sindaco che di consigliere provinciale. I suoi interventi e le sue proposte sono accettate anche dalle opposizioni. Sempre presente nelle riunioni della deputazione provinciale, con faticosi viaggi da Ceglie a Lecce, difende la sua terra e il territorio salentino.

Numerosi sono gli amici ma anche... i nemici. I fratelli Pattison, il ministro Grimaldi, Cosimo De Giorgi, Raffaele De Cesare, Oreste Bordiga, il principe Dentice di Frasso, gli onorevoli Brunetti e Trinchera, il consigliere Tanzarella ed altri sono vicini alle vicende di Elia. Muore improvvisamente il 30 maggio 1887 a Roma, dove la mattina è ricevuto dal ministro Grimaldi per discutere sull’agricoltura di Terra d’Otranto e sui rimedi alla crisi agraria. 

Ceglie ha un debito nei confronti di Elia, «che non ha mai avuto dopo la sua morte, nella città natale, l’onore di essere ricordato per quello che ha realizzato e per le opere che ha lasciato». 

Sembrava chiusa la vicenda su Giuseppe Elia, ma Michele Ciracì e Franco Antonio Mastrolia continuano ad occuparsi, con una monografia (che sarà presentata in diretta Streaming il 4.2.2021) di Elia, uno dei più importanti personaggi della storia cegliese e del Meridione. Volume che è stato stampato con il fattivo contributo di Agrimenga e della famiglia Menga e  la collaborazione di Francesco Moro 

Grazie al ritrovamento di nuovi documenti che si ritenevano perduti e attraverso la stampa dell’epoca, gli autori hanno ricostruito l’ascesa e il declino del cav. Elia, in occasione dei duecento anni della nascita di Giuseppe Antonio Maria, sottolineano - ancora una volta - il ruolo fondamentale svolto nella Ceglie ottocentesca, ma anche per far conoscere alle nuove generazioni le vicende del Sindaco, dell’Imprenditore e del Mecenate, ancora poco conosciute.

CHI VORRA' PRENOTARE L'ACQUISTO DEL LIBRO POTRA' RIVOLGERSI   SU WHATSAPP  O FACEBOOK - ( MICHELE CIRACì - CELL. 338/7225497)