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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 24 febbraio 2009

Xanax


Teatro Comunale di Ceglie Messapica.
Martedì 24 febbraio, ore 21
XANAX
di Angelo Longoni
regia Angelo Longoni
con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey


Quando la nuova drammaturgia viene sostenuta da attori bravi e dalle grandi capacità, da una regia lucida e curiosa e da una messa in scena raffinata, il prodotto finale è il senso preciso di un progetto intorno ad un testo. Nel caso di "Xanax" di Angelo Longoni il prodotto finale è uno spettacolo piacevole, intrigante, divertente e tragico come lo è la vita di tutti i giorni. Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey appartengono a quei pochi attori italiani completi. Il loro talento e la loro verve coinvolgono il pubblico in un piece dalle tinte infinite. La loro umanità commuove e avvolge. Lo spettacolo, presentato in prima nazionale nel 2001 al Festival di Todi, sta attraversando da quattro anni i teatri più importanti d'Italia raccogliendo grandi favori di pubblico e di critica. Un uomo e una donna in una situazione esasperata, claustrofobia, estrema.
Due persone quasi sconosciute che sono costrette improvvisamente a condividere gli elementi più intimi del proprio corpo e della propria anima. Un venerdì sera Laura e Daniela si attardano un po' più del solito in ufficio; ognuno di loro lavora ad un piano diverso di un grande edificio e verso le nove di sera le loro vite si incontrano in uno degli ascensori che li deve condurre verso l'esterno e verso un normalissimo fine settimana in famiglia. L'ascensore però si blocca. I due provano a premere il tasto di allarme, chiamano aiuto, ma ormai nessuno li può sentire almeno fino a lunedì mattina quando, poco dopo l'alba, gl' inservienti della ditta di pulizie che si occupa dell'interno dello stabile arriveranno per sistemare e pulire gli uffici. Quarantotto ore possono diventare un'eternità quando si sta chiusi in quattro metri quadrati, senza ricambio d'aria, senz'acqua, senza cibo, quando la paura è incontrollabile e ci si sente estranei, ma si è costretti a condividere l'intimità con un estraneo perfino per tutti i bisogni corporali. L'estrema difficoltà, l'isolamento, la paura, la perdita del controllo fanno agire i due protagonisti in un modo sconosciuto a loro stessi e che li spinge a rivelare di sé più di quanto non abbiano mai fatto in passato anche con le persone più care.
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