.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 31 marzo 2009

U cuccu di sant’Antonio

"U cuccu di santI fatti e gli avvenimenti che ho deciso di narrare, pur nella loro gran singolarità, invero un po' difficile a credersi, sono stati realmente vissuti da un giovane mio concittadino che conosco molto bene: si potrà ritenerli figli di circostanze puramente casuali e contingenti, ma, sul serio, sono andati proprio nella maniera che narrerò, anche se a molti può sembrare una storia dal sapore fiabesco ed il frutto di una pura invenzione.

Ad ogni modo questo racconto vuole colpire giusto un po' la sensibilità delle persone che lo leggeranno, lasciando comunque alle stesse la possibilità di una liberissima e personalissima interpretazione delle vicende descritte. Soprattutto vuole rendere onore ad un Santo Grandissimo e Potentissimo, amato e venerato immensamente in tutto il mondo: il Glorioso Sant'Antonio di Padova."

Dall’introduzione di “U cuccu di sant’Antonio” di Domenico Barletta.

Per sapere che cosa sia il “cuccu di sant’Antonio”, per chi non lo conoscesse, e quali siano i fatti e gli avvenimenti narrati nel libro, bisogna leggere il libro. Esso è un viaggio che tocca il dolore, i ricordi dell’infanzia, la figura di un santo legato alla storia e alle tradizioni cegliesi e la natura con un insetto, che è stato per me una piacevole scoperta.