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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 19 maggio 2009

Millenovecentottantuno



LA FABBRICA DEL TEATRO
produzioni della residenza

Mercoledì 20 maggio ore 21
Ceglie Messapica Teatro Comunale
Millenovecentottantuno
(anteprima nazionale)
Armamaxa teatro


di e con Enrico Messina
musica originale in scena Fabrizio “Siro” Sirotti

Da bambini le giornate erano più lunghe, come se durassero di più. Tutte però, finivano allo stesso modo; e alla stessa ora. Alle otto la tele, si accendeva lenta, a valvole. E da lontano arrivava Carosello. Ma nel 1981 Carosello era già finito. Ecco: forse noi siamo diventati grandi quando è finito Carosello ed è arrivata la pubblicità, quella vera, fatta con gli spot. L'uomo in ammollo. "Noo, non esiste sporco impossibile..." Beh, non è che ci fosse poi molto da stare allegri in quel 1981: a maggio l'attentato al Papa, poi Vermicino e, pochi giorni prima, Rino Gaetano; e la P2, l'assoluzione per Piazza Fontana... L'aveva detto Paz! In un disegno ci aveva messo il presidente, quel signore subito un po' nonno e con la pipa in bocca. Pert, i piedi sulle Alpi, guardava giù tutta l'Italia, fino alla Sicilia, e tutto il mare intorno: "speriamo bene" diceva. "Noo, non esiste sporco impossibile..." Boh! Speriamo bene.