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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 5 giugno 2009

Fasano Jazz

“Fasano Jazz” una settimana di grande musica

Gli spettacoli dal 5 al 12 giugno divisi tra il “Kennedy” e il Nuovo Teatro Sociale

 

Come tradizione da qualche anno ormai tocca a “Fasano Jazz” aprile l’estate jazzistica in Puglia. Il Festival fasanese, giunto alla sua dodicesima edizione e ormai tra i più consolidati a livello nazionale, si terrà dal 5 al 12 giugno presso il Teatro Kennedy e il Nuovo Teatro Sociale. “Fasano Jazz”, organizzato dal Comune con la direzione artistica di Domenico Demola, anche quest’anno ospita artisti di fama internazionale e conferma la sua filosofia del considerare il Jazz come “area di libero scambio”. L’apertura è in grande stile e in linea con il filone inaugurato nel 2005: documentare la Scuola di Canterbury, vero e proprio laboratorio musicale che ha saputo fondere Jazz, Rock, Elettronica e Minimalismo. Siamo nell'Inghilterra di fine anni ’60, ed il rock si permette di essere anche anti-commerciale, proponendosi audacemente come miscela musicale "no-limit", all'interno della quale opereranno musicisti di estrazione prevalentemente jazz ma dalla concezione (ed ambizioni) artistiche assai spregiudicate ed incuranti dei rigidi standards dell'epoca: Soft Machine, Hatfield and The North, Nucleus, ma anche Pink Floyd e Frank Zappa. E dopo i concerti proprio di Hatfield And The North del 2005 e Soft Machine del 2007, questa volta sul palco del “Kennedy” saranno di scena i “Gong”, la celebre band capitanata da Daevid Allen, famosa anche per la variopinta "mitologia" messa in scena nelle loro performance, che inaugurerà il suo attesissimo tour estivo proprio a Fasano. Il 9 invece sarà di scena Miroslav Vitous, uno dei giganti del contrabbasso moderno, che presenterà un tributo ai Weather Report, la storica formazione Jazz-Rock fondata insieme a Joe Zawinul e Wayne Shorter, nella quale militò fino al 1974. Con il contrabbassista ceco un colosso del jazz europeo: il trombettista elvetico Franco Ambrosetti Dopo le due date internazionali al Teatro Kennedy, il Nuovo Teatro Sociale ospita due serate tutte italiane, ma di respiro mondiale. L’11 giugno toccherà al progetto Forthyto di Vito Quaranta, raffinato chitarrista e ricercatore musicale che passa dall’elettronica all’acustica con la sua scrittura moderna e tradizionale al contempo, come conferma il nuovo album “Seeming Calm” (Splasc(h) Records). Ultima serata il 12 giugno con un doppio appuntamento: Boris Savoldelli e DFA. Boris Savoldelli, una “vocal one man band” di incredibile talento, un allievo di Mark Murphy e collaboratore di Marc Ribot e Elliott Sharp, abbraccia jazz, funk, echi latinoamericani e loops elettronici. La recente pubblicazione dell’album 4th con la newyorkese Moonjune ha confermato la statura dei D.F.A. (Duty Free Area), tanto amati all’estero con il loro rock-jazz camaleontico e influenzato dai maestri di Canterbury. La rassegna è a pagamento ma a prezzi contenuti. Info su www.fasanojazz.it.

 

                                              Pierpaolo Faggiano (Gazzetta del Mezzogiorno)