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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 10 settembre 2009

Vetrate

Conoscemmo così Nicola da Morimondo, maestro vetraio dell'abbazia. Ci spiegò che nella parte posteriore della fucina si soffiava anche vetro, mentre in quella anteriore, dove stavano i fabbri, si fissavano i vetri ai piombi di riunione per farne vetrate. Ma, aggiunse, la grande opera vetraria, che abbelliva la chiesa e l'Edificio, era già stata compiuta almeno due secoli addietro. Ora ci si limitava a lavori minori, alla riparazione dei guasti del tempo.
“E con gran fatica,” aggiunse, “perché non si riesce più a trovare i colori di un tempo, specie il blu che potete ancora ammirare nel coro, di una qualità così limpida, che a sole alto riversa nella navata una luce di paradiso. I vetri della parte occidentale della navata, rifatti non molto tempo fa, non sono della stessa qualità, e lo si vede nei giorni estivi. E' inutile,” soggiunse, “non abbiamo più la saggezza degli antichi, è finita l'epoca dei giganti!”
“Siamo nani,” ammise Guglielmo, “ma nani che stanno sulle spalle di quei giganti, e nella nostra pochezza riusciamo talora a vedere più lontano di loro sull'orizzonte.”
Il nome della rosa, Umberto Eco.


La parrocchia di S. Lorenzo da Brindisi ha affidato la realizzazione del progetto delle vetrate della chiesa al maestro Uccio Biondi, artista cegliese.
Un invito a visionare il progetto e a dare il proprio contributo alla realizzazione.


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N.B. Le foto sono solo informative, pertanto non rappresentano fedelmente i colori e le dimensioni.