Ricevo da Vincenzo Suma e pubblico volentieri il secondo dei due articoli dedicati al Quartetto Suma.
“Le Bicchjerare”: dalle feste di paese alla televisione
Le Bicchjerare per concertare i nuovi brani musicali si riunivano in un locale situato in via Ortolamarina 58.
I fratelli Suma erano autodidatti. Soltanto Vincenzo andò per un breve periodo di tempo a lezione dal maestro Vitantonio Vitale, dove imparò la “Mazurca di Migliavacca”, un brano che richiedeva una buona abilità tecnica.
Il punto di riferimento del quartetto era Vincenzo con la fisarmonica. Il nonno spesso ricordava che all’epoca era molto impegnativo esibirsi alle feste. In quegli anni, infatti, non esistevano i sofisticati impianti di amplificazione che abbiamo oggi. Tutti i brani musicali venivano eseguiti dal vivo e richiedevano impegno e massima concentrazione.
Vincenzo rammentava anche il calore e l’allegria che animavano le feste dell’epoca, che si svolgevano in campagna, nelle case o nel Teatro comunale.
Il quartetto era molto richiesto, infatti, per assicurarsi il complesso bisognava contattarlo almeno un mese prima.
Durante i momenti di pausa Pietro Suma intratteneva il pubblico eseguendo alcune macchiette. Imitava personaggi della città mettendone in risalto alcune caratteristiche fisiche.
Le Bicchjerare con la loro musica animavano anche le feste che si tenevano in occasione della partenza dei giovani per il servizio militare. In quegli anni, infatti, i ragazzi prima di partire per il servizio di leva organizzavano una festa dove partecipavano i parenti, i vicini di casa e gli amici.
Le altre occasioni in cui il quartetto non mancava mai erano le serenate. All’epoca, il giovane fidanzato portava la serenata alla propria fidanzata accompagnato dalla musica dei fratelli Suma. In queste occasioni a Vincenzo con la fisarmonica si affiancavano anche Giacomo Federico con la tromba basso e Di Oronzo Francesco col sax baritono.
Verso la fine degli anni ’50, i fratelli Suma si esibirono nella diretta televisiva del programma Campanile Sera (gioco televisivo andato in onda la prima volta il 5 novembre 1959, sul programma Nazionale della Rai. Fu il primo esempio di gioco collettivo, in quanto veniva data la possibilità di giocare al pubblico che partecipava alla trasmissione e a quello da casa), uno dei primi programmi televisivi della Rai.
Negli anni ’70 il quartetto Suma si è esibito anche durante i festival musicali organizzati dalla parrocchia di San Rocco e che si svolgevano presso i locali parrocchiali o nel cinema Torrone. Nonno Vincenzo raccontava che per organizzare questi spettacoli si riunivano circa quaranta giorni prima.
Vincenzo Suma
“Le Bicchjerare”: dalle feste di paese alla televisione
Le Bicchjerare per concertare i nuovi brani musicali si riunivano in un locale situato in via Ortolamarina 58.
I fratelli Suma erano autodidatti. Soltanto Vincenzo andò per un breve periodo di tempo a lezione dal maestro Vitantonio Vitale, dove imparò la “Mazurca di Migliavacca”, un brano che richiedeva una buona abilità tecnica.
Il punto di riferimento del quartetto era Vincenzo con la fisarmonica. Il nonno spesso ricordava che all’epoca era molto impegnativo esibirsi alle feste. In quegli anni, infatti, non esistevano i sofisticati impianti di amplificazione che abbiamo oggi. Tutti i brani musicali venivano eseguiti dal vivo e richiedevano impegno e massima concentrazione.
Vincenzo rammentava anche il calore e l’allegria che animavano le feste dell’epoca, che si svolgevano in campagna, nelle case o nel Teatro comunale.
Il quartetto era molto richiesto, infatti, per assicurarsi il complesso bisognava contattarlo almeno un mese prima.
Durante i momenti di pausa Pietro Suma intratteneva il pubblico eseguendo alcune macchiette. Imitava personaggi della città mettendone in risalto alcune caratteristiche fisiche.
Le Bicchjerare con la loro musica animavano anche le feste che si tenevano in occasione della partenza dei giovani per il servizio militare. In quegli anni, infatti, i ragazzi prima di partire per il servizio di leva organizzavano una festa dove partecipavano i parenti, i vicini di casa e gli amici.
Le altre occasioni in cui il quartetto non mancava mai erano le serenate. All’epoca, il giovane fidanzato portava la serenata alla propria fidanzata accompagnato dalla musica dei fratelli Suma. In queste occasioni a Vincenzo con la fisarmonica si affiancavano anche Giacomo Federico con la tromba basso e Di Oronzo Francesco col sax baritono.
Verso la fine degli anni ’50, i fratelli Suma si esibirono nella diretta televisiva del programma Campanile Sera (gioco televisivo andato in onda la prima volta il 5 novembre 1959, sul programma Nazionale della Rai. Fu il primo esempio di gioco collettivo, in quanto veniva data la possibilità di giocare al pubblico che partecipava alla trasmissione e a quello da casa), uno dei primi programmi televisivi della Rai.
Negli anni ’70 il quartetto Suma si è esibito anche durante i festival musicali organizzati dalla parrocchia di San Rocco e che si svolgevano presso i locali parrocchiali o nel cinema Torrone. Nonno Vincenzo raccontava che per organizzare questi spettacoli si riunivano circa quaranta giorni prima.
Vincenzo Suma
Invitiamo i lettori del blog ad inviare all’indirizzo e – mail sumavincenzo2009@libero.it aneddoti che hanno visto protagonisti i fratelli Suma e il loro complesso e a raccontare e trasmettere foto di questi musicisti.
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