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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 12 maggio 2010

Bande ... musicali


Un’altra musica.
Le bande a Lecce e in Terra d’Otranto nel XIX secolo.
Portico gotico Accademia di Belle Arti Lecce

Divise post-unitarie
I bandisti dell’Ottocento erano in gran parte esponenti del ceto artigianale locale. Sarti, barbieri, calzolai, cavamonti, falegnami, organizzati in associazioni regolamentate in ogni particolare, apprendevano dai maestri di musica le basi necessarie al mestiere ed eseguivano in pubblico temi d’opera, trascritti o ridotti per banda, avvicinando le mase alla nobiltà della musica colta. Dagli elenchi predisposti dalla polizia borbonica possiamo ricavare i nomi, i mestieri e le età dei suonatori, anche se non tutte le bande furono inquadrate nelle Guardie Urbane. Alcune, come quella di Monteroni, fondata nel 1833, o quella di Presicce, fondata nel 1832 da Giacomo Arditi, rimasero a livello amatoriale. Elemento comune a tutte le bande rimaneva tuttavia la composizione artigianale delle compagnie musicali, con le relative conseguenze a livello sociale ed economico, sia per l’impatto sul ceto sociale medio-basso della musica, non solo come fruizione ma anche come esecuzione, sia per la necessità di regolamentare le spettanze retributive dei bandisti.

Banda Ceglie
Legenda
L’uniforme per la Banda Municipale di Ceglie Messapica è dello stesso tipo di quello dei convittori del Liceo Palmieri di Lecce, colle semplici varianti che lo stemma al berretto ed ai pizzi del bavero dev’essere la lira ricamata in oro, ed il pantalone deve portare una fascia di colore amaranto.
Visto ed approvato
Lecce 2 maggio 1880
Il Prefetto

Visto nulla osta
Bari, addì 28 aprile 1880
Il Tenente Generale
Comandante la Divisione