Noi cegliesi siamo bravi nelle battaglie di retroguardia, cioè in quelle battaglie che servono per coprire la ritirata in una guerra persa. La capitale della dieta è una guerra persa perché chi doveva parlare al momento opportuno a destra e a sinistra è stato zitto per motivi opposti, mentre altri hanno lavorato in sotterraneo. L'ospedale era in agonia da anni, da quando hanno cominciato a ridurne i reparti, e si sapeva che alla prima crisi gli toccava questa sorte. Ancora oggi non guardiamo in avanti sulla questione ospedale. Nessuno parla della sua riconversione che, come annunciato dall'assessore, sarà convertito in una residenza per anziani.
Chi la gestirà visto che la sanità pugliese non può investire, ad eccezione che per gli amici? Può essere un'occasione di lavoro per i cegliesi? Quali garanzie ci saranno per loro?
Vabbè aspettiamo come al solito l'annuncio, quando i giochi saranno fatti da parte dei poteri forti (come dice un mio amico) o da parte dei furbetti lungimiranti, e poi cominceremo un'altra battaglia di retroguardia.
"... capisco le proteste di Ceglie, capisco un po' meno la difesa di una funzione ospedaliera che in realtà allo stato attuale svolge una funzione molto piccola all'interno della provincia."
(T. Fiore, ass. alla sanità della Regione Puglia)
Teoricamente la provincia di Brindisi dovrebbe avere 2 ospedali, ne ha 7, pertanto sarà chiuso l'ospedale di Ceglie e di Cisternino (parole dell'assessore).
L'assessore dovrebbe spiegarci perchè non vengono chiusi anche Mesagne e S. Pietro V. a due passi da Brindisi.
"E noi stiamo intervenendo con delicatezza sopprimendone soltanto due."
(T. Fiore, ass. alla sanità della Regione Puglia)
Se non ci fosse da piangere, ci si potrebbe morire dal ridere. Clicca qui.
P.S. Nella blogosfera nessuno parla della riconversione... mah.
P.P.S. Le ultime dichiarazioni di certi personaggi sulla famosa capitale,in difesa del paese vicino a Ceglie, mi hanno irritato molto ...
.
Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti
sabato 2 ottobre 2010
Ospedale: ultimo atto
Etichette:
ospedale