Ankor' avvet' a serp', chiam sandu Pavul'.
Ancora deve vedere il serpe, invoca san Paolo.
Non gridare subito "al lupo, al lupo".
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi
Ancora deve vedere il serpe, invoca san Paolo.
Non gridare subito "al lupo, al lupo".
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi
A San Paolo patrono di Galatina (LE), è legata una tradizione molto particolare ed unica nel suo genere: il fenomeno del Tarantismo; “malattia" causata dal morso della Taranta o Tarantola; che è un ragno velenoso dal cui morso è tratto il termine "pizzica", che è la nostra musica per eccellenza. La leggenda del culto di Paolo a Galatina, tappa di uno dei suoi lunghi viaggi di evangelizzazione, è legata al miracolo dell’acqua e della puntura velenosa delle Tarantole. Si racconta infatti che, giunto a Galatina, fu ospitato da un pio galatinese nella propria casa, poi chiamata “Casa di San Paolo”. L’apostolo, riconoscente per l’ospitalità ricevuta, dette all’uomo ed ai suoi discendenti la facoltà di guarire coloro i quali fossero stati morsicati da animali velenosi: sarebbe stato sufficiente tracciare il segno della croce sulla ferita e far bere l’acqua del pozzo che si trovava nella casa. Inoltre, concesse agli abitanti di Galatina l’immunità dal veleno dei serpenti e di ogni altro animale dal morso nocivo.
Il tarantismo oppure qui Il tarantismo
Il tarantismo oppure qui Il tarantismo