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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 17 ottobre 2011

Ricchi e poveri


La Caritas insieme alla Fondazione Emanuela Zancan presenta, in un giorno emblematico (il 17 ottobre infatti è la "Giornata mondiale di lotta alla povertà") il "Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia" che si intitola "Poveri di diritti". E' infatti questo il problema principale, la mancanza di diritti in uno Stato in cui la Costituzione, al primo articolo recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". In cinque anni, cioè dal 2005 al 2010, i giovani che si rivolgono ai Centri di ascolto della Caritas sono aumentati del 59,6% e tra questi il 76 per cento non studia e non lavora. Ma c'è di più, perché il "motore del Paese", quello che avrebbe dovuto prendere da tempo la staffetta generazionale, è in condizioni terribili, dato che il 20% di tutte le persone che si rivolgono alla Caritas ha meno di 35 anni. In Italia sono 2,73 milioni le famiglie povere, e se nel 2009 erano 7,8 milioni i poveri (13,1%), nel 2010 raggiungono la quota di 8,3 milioni (13,8%). Clicca qui.