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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 16 novembre 2011

Ceglie Messapico

Ceglie Messapico

Pulsa la notte
come il castello deciso a urlare alla campagna
la sua palude di fuoco
dagli squarci spalancati del suo petto petroso.
E vorrebbe correre di buon mattino
con le sue gambe a digradare
per le colline ondeggianti della provincia
dove il reame della luce è più potente
e la lotta una verità
che ringiovanisce verso la costa,
dove i confini dell’impossibile
si alzano a eredità di destino.

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo


Caro Lettore,
queste poesie le ho raccolte negli anni nei viaggi numerosi che ho fatto per la Puglia ora per lavoro, ora per curiosità, ora per semplice amore. Certo tutte le Terre d'Italia son belle e la Puglia di sicuro non meno bella di nessuna.

Giuseppe D'Ambrosio Angelilio
Acquaviva delle Fonti, agosto 1999