Il consiglio comunale ha votato con 13 voti favorevoli e 6 contrari l'accorpamento alla provincia di Lecce.
L'istituzione della Provincia dl Brindisi risale al 2 Gennaio 1927 con il R.D.L. n.1, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno dell'11 gennaio. L'annuncio dell'istituzione era già stato dato il 6 dicembre 1926 al Podestà di Brindisi Serafìno Giannelli, con telegramma del Capo del Governo Benito Mussolini. La nuova Provincia fu costituita dai comuni del circondario di Brindisi, con l'aggiunta di Cellino San San Marco, San Pietro Vernotico e Torchlarolo, staccati dal circondario di Lecce; e di Cisternino e Fasano, staccati dalla provincia di Bari. Pochi mesi dopo furono staccati dalla provincia di Brindisi i Comuni di Guagnano, Salice Salentino e Veglie. Il primo Prefetto fu il dott. Ernesto Perez, che giunse a Brindisi da Palermo in incognito l'11 dicembre 1926. La sede degli uffici provinciali fu dapprima nel palazzo Montenegro, poi in una abitazione di proprietà di Giuseppe Di Totero (via Reglna Margherita 28) e, infine, nell'attuale palazzo di via De Leo. Il 22 settembre furono concessi dal re Vittorio Emanuele III lo stemma e il gonfalone. La popolazione residente dei Comuni della provincia era, nel 1928, di 229.348. I Comuni maggiori erano Bindisi (39.000 circa), Ostuni (25.000 circa), Fasano e Francavilla Fontana (19.000 ciascuna, circa), Mesagne (15.000 circa) e San Vito dei Normanni (14.000 circa). La Provincia di Brindisi è stata la prima in Puglia a bitumare le proprie strade per agevolare il crescente traffico automobilistico. L'artefìce della ricostruzione, dopo gli enormi danni causati dalla guerra mondiale, fu il dott. Vitantonio Perrino, presidente della Provincia per dodici anni e mezzo, dal settembre 1948 all'aprile 1961, il periodo più lungo in assotuto dalla nascita dell'Ente ad oggi.