.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 10 novembre 2012

Sulle province BR LE TA


Ricevo e pubblico volentieri

Il vaso è colmo,dopo l'approvazione della delibera consiliare di mercoledì scorso che ha sancito il passaggio della nostra città alla provincia di Lecce; è ormai dimostrato che questa amministrazione oltre a non produrre nessun atto amministrativo utile per la nostra città,sta causando danni che si perpetueranno per decenni sulla nostra comunità. Infatti pensare che Ceglie possa trarre dei vantaggi facendo parte della provincia di Lecce solo degli stolti lo possono immaginare in quanto geograficamente saremmo ultimo comune di questa cosiddetta provincia salentina lunga quasi duecento chilometri,staccati dalla Valle d' Itria in quanto giustamente i comuni di Ostuni, Cisternino nonché anche il nostro comune più vicino Villa Castelli hanno deciso di aderire alla provincia di Taranto. Non oso pensare nel momento i cui vi saranno progetti da finanziare per lo sviluppo turistico con quali realtà saremmo accomunati forse con Veglie o Taviano; o quando qualche nostro istituto scolastico avrà bisogno di essere ampliato o ristrutturato o quando le nostre strade avranno bisogno di essere manutenute; per non parlare dei disagi dei cittadini Cegliesi che dovranno fare riferimento a Lecce per ogni tipo di necessità amministrativa,ricordando che allo stato attuale non vi sono neanche mezzi pubblici che collegano Ceglie con Lecce; al contrario di quanto avviene con Taranto già ottimamente collegata. Chi richiama come giustificazione la storia della antica provincia di Terra d'Otranto sa o dovrebbe sapere che essa non era una provincia come la intendiamo attualmente noi, ma una regione dell'epoca che all'interno di essa aveva diversi distretti tra i quali quello di Brindisi e di Taranto. Pertanto invito coloro i quali hanno votato questa delibera a rileggersi la storia e cercare di cambiare idea in quanto la verità è una sola ed è quella che da parte di qualche “personaggiucolo” politico cegliese l'unica possibilità di credere di contare qualcosa è quella di far passare la nostra città nella provincia di Lecce. A tutto ciò bisogna ribellarsi e se il Sindaco e la sua maggioranza non ritorneranno sui loro passi, revocando la delibera approvata lo scorso 7 novembre, il sottoscritto si farà promotore insieme a tutti i consiglieri ed ai cittadini che ne vorranno far parte di un comitato referendario che possa dare la possibilità ai cegliesi direttamente di decidere a quale provincia aderire.
Francesco Locorotondo
Consigliere Comunale