.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 26 giugno 2013

Il ciclismo dalla Sicilia alla Toscana.


Il ciclismo dalla Sicilia alla Toscana. 
Antropologia di una migrazione
di G. Carlo Ceruti


Il testo è il frutto di una ricerca etnografica effettuata in Sicilia e in Toscana a cavallo tra il 2008-2009. Ha affrontato l'emigrazione che ha avuto inizio dal secondo dopo-guerra ma che ha assunto una dimensione di massa a partire dagli anni settanta-ottanta. Giovani di tredici-quattordici anni, assieme alle loro famiglie, hanno lasciato la Sicilia per giungere in Toscana, la terra della possibile realizzazione dei sogni ciclistici di diventare campioni. Alcuni di loro hanno realizzato il sogno, i pochi fortunati che sono stati ospitati nelle famiglie dei tecnici e dirigenti delle associazioni locali, mentre la stragrande maggioranza ha vissuto l'esperienza nei "college" o nella famiglia emigrata, ha fallito l'obiettivo. La ricerca ha consentito di svolgere un lavoro antropologico basato sulle esperienze dei protagonisti. Agli occhi dell'ambiente ciclistico e non solo, il testo permette di scoprire esperienze di vita dei protagonisti che nella quotidianità degli avvenimenti restano in ombra e spesso sconosciuti.