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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 23 dicembre 2013

Buon tablet

Condivido i dubbi e le perplessità.

Papa Francesco regala soldi ai poveri, mentre il vescovo Vincenzo Pisanello con i soldi dell’otto per mille regala 42 tablet alle altrettante parrocchie della Diocesi di Oria perché parroci, volontari e fedeli possano tenersi in contatto tra loro e accedere ai contenuti Web delle istituzioni religiose. Singolare e Hi-Tech il regalo che quest'anno i sacerdoti si sono visti recapitare non senza restare sorpresi e in alcuni casi perplessi. In Curia le bocche restano cucite, ma all’esterno non mancano le polemiche: forse quei soldi avrebbero potuto essere spesi meglio, magari per aiutare – seguendo l’esempio del pontefice – persone e famiglie in difficoltà specie in questo periodo di profonda crisi economica.
Non è dato sapere quanto gli uffici amministrativi diocesani abbiano sborsato per l’acquisto degli strumenti tecnologici, ma ipotizzando che siano stati scelti dei tablet non di ultima generazione, per ciascuno di essi possono essere stati spesi mediamente circa 100 euro, che moltiplicati per 42 parrocchie fanno circa 4.200 euro. Cifra ipotetica - si ribadisce - e neppure elevatissima, ma si tratta pur sempre di soldi che, a detta di molti, anche in ambito ecclesiastico, avrebbero potuto prendere altre strade, preferibilmente caritatevoli sfruttando l’occasione del periodo natalizio.

Assisi, Basilica Superiore di San Francesco. Giotto. Il Presepe di Greccio.