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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 27 marzo 2014

Nuota pagliaccio



IL 29-30 MARZO E IL 5-6 APRILE LA LAV IN PIAZZA.
SOTTOSCRIVI LA PETIZIONE DI LAV E MAREVIVO PER DIRE BASTA ALLE PRIGIONI D’ACQUA. 
CON L'UOVO DI PASQUA LAV FAI UN DONO AGLI ANIMALI! 
A Ceglie vi aspettiamo in piazza sabato 29 e domenica 30 marzo
Ceglie Messapica-Piazza Plebiscito


I maggiori esperti di mammiferi marini al mondo mostreranno, con evidenze scientifiche, la situazione drammatica degli animali tenuti nei delfinari europei, svelando la realtà vissuta da questi animali sfruttati nelle prigioni dei circhi d’acqua, e chiederanno ai cittadini europei, euro-parlamentari e governi degli Stati membri di porre fine alla detenzione di cetacei in cattività.
Gli eventi, promossi da numerosi europarlamentari e da Born Free Foundation, comprendono due proiezioni del film documentario Blackfish, che rivela il drammatico impatto sui cetacei prodotto dalla cattività e dallo sfruttamento nei parchi marini e nei delfinari di tutto il mondo, strutture guidate da enormi i interessi economici. Gli studiosi che compaiono nel film sottolineano che la prigionia provoca a orche e delfini stress e sofferenze inaccettabili, causando disturbi fisici e psicologici oltre che una mortalità precoce.
Sono 15 gli Stati membri dell’Unione Europea che dispongono di 34 delfinari, strutture commerciali all’interno delle quali circa 307 animali sono costretti a numeri di intrattenimento, veri e propri spettacoli da circo, tra cui piccole balene, delfini e focene. In 20 delle strutture sono previste anche delle sessioni interattive uomo-animale, offerte ad un costo aggiuntivo; i delfini sono anche usati come oggetti di scena per la foto ricordo.
Dei 28 Stati membri dell’Unione Europea, 13, invece, non hanno strutture con delfini in cattività, Slovenia, Cipro e Croazia hanno vietato i delfinari, l’Ungheria ha vietato l’importazione di delfini, mentre la Grecia ha vietato tutti gli spettacoli con animali.
Cinque Stati UE (Belgio, Finlandia, Italia, Polonia e Gran Bretagna) hanno degli standard normativi più restrittivi della Direttiva Europea, grazie ai quali ad oggi non esistono più delfinari in Gran Bretagna.
LAV e Marevivo denunciano che mentre tutti i cetacei in acque europee sono animali rigorosamente protetti da legislazioni di derivazione europea (Direttiva Habitat e Specie del 1992), si consente ancora di importare questi animali da Paesi extra-UE, anche in violazione del Regolamento CITES sull’importazione di specie protette del 1997, che proibisce l’importazione di questi animali per finalità commerciali.
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