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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 14 settembre 2015

Per AYLAN (e tutti gli altri)


  per   AYLAN 
    (e tutti gli altri)

Non è stato il canto delle onde
a spegnere la tua vita,
nemmeno la loro furia perchè esse
sanno essere culle quando vogliono giocare
o guerrieri invincibili contro fantasmi se necessario.

Non è stata colpa delle balene
quella che ingoiò Pinocchio
o che distrusse il capitano Achab,
ne del gabbiano Livingston
che ti ha perso alla vista nel buio pece,
ne del coccodrillo di Capitan Uncino e Peter Pan
sempre affamato e minaccioso,
così come sei sfuggito al dolce canto della bella Sirenetta,
e nel viaggio verso una città nuova
non c'era il pesciolino Nemo a prenderti per mano nel mare insicuro.
e chissà dov'era il re del mare
per raccoglierti nelle sue braccia
strappandoti alle grinfie degli abissi senza voce.

Il mare non ti ha ingoiato
ma restituito al cielo di stelle a cui appartenevi
e definitivamente alla terra
quella dei tuoi primi passi.

Aylan
il mare non ha colpe, ne il cielo ne la terra
ed oggi la sua voce è rauca e indecifrabile
e ti raggiungerà solo il pianto addolorato
del tuo stesso sangue.

Il mare non ha colpe
perchè quelle sono solo nostre
e riscrivere la tua fiaba
sarà il duro compito per non dimenticare.

angelo ciciriello

che si possa anche ammazzare il futuro,oltre a tutto il resto proprio no!