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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 25 gennaio 2016

L’azione eversiva del Comitato

Comunicato stampa.
In riferimento alle accuse di “condizionamenti nei confronti di dipendenti costretti ad inviare delibere e determine al Comitato per la trasparenza e legalità degli atti amministrativi” e di mettere in atto un “disegno eversivo”  fatte dal Sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli nei confronti del Comitato Cittadino per la Trasparenza e Legalità per il controllo degli atti amministrativi realizzati dal Comune, si precisa quanto segue:
Il Comitato cittadino non ha chiesto un solo atto, foglio o notizia all’ente comunale e  mai si è sognato di chiedere qualcosa o notizie ai dipendenti del Comune. Pertanto il Sindaco mente sapendo benissimo di mentire. Le nostre richieste e le nostre considerazioni fanno riferimento agli atti e provvedimenti ufficiali accessibili a chiunque attraverso la sezione online dell’Albo Pretorio Comunale.
“L’azione eversiva del Comitato”, come  definita  dal sindaco, riguarda la legittima segnalazione di atti amministrativi da parte del Comitato agli organi preposti al controllo della conformità e correttezza degli stessi.
Se poi il Collegio dei Revisori, il Ministero degli Interni, l’Ispettorato Generale di Finanza, l’Anticorruzione, la Funzione Pubblica, il Prefetto o altri enti ,ritenendo fondate le segnalazioni, chiedono al Comune delucidazioni e documenti questo non è ascrivibile a colpa del  Comitato,  semmai a merito dello stesso.
Il Comune di Ceglie  Messapica è oramai diventato, dal punto di vista amministrativo, un punto di riferimento negativo nel panorama degli enti locali nazionali, e non solo per la grottesca figura  del “Mare a Ceglie” o per aver copiato  il Piano Anticorruzione da una città la cui amministrazione è stata sciolta per mafia, ma ancora di più per la valanga interminabile di atti amministrativi privi di preventivo impegno di spesa e di tante altre  possibili situazioni anomale ora al vaglio di organi preposti al controllo.
Gli amministratori di Ceglie  sono alle prese con “la fobia della pubblicazione degli atti amministrativi all’Albo Pretorio” infatti gli atti amministrativi vengono pubblicati a distanza di mesi , quando si è già compiuto l’iter e  sperano , in questo modo, di rendere superata ogni  eventuale segnalazione  di errori o illegittimità . in queste ultime ore è misteriosamente scomparsa  dall’Albo Pretorio Comunale la sezione dello”Storico” che dava la possibilità ai cittadini , consiglieri comunali o enti diversi di ricostruire l’intero iter amministrativo di una qualsiasi situazione e capire meglio di cosa si trattava.  
La scelta di istituire la sezione “Storica” dell’albo pretorio fu una iniziativa della conferenza di capi gruppo con l’allora Presidente del C. C. Annese. In merito si spera in una presa di posizione dignitosa, forte e determinata da parte dell’attuale conferenza dei capi gruppo per capire chi ha preso questa iniziativa e assicurarne il ripristino.
Che il Comune di Ceglie Messapica  abbia seri problemi che impediscono un normale andamento dell’attività amministrativa è fuori discussione. L’attuale sindaco invece di individuare le colpe nei fantasmi o in un Comitato Cittadino nato con il  solo scopo di garantire trasparenza e legalità, farebbe bene a fare un attento “esame di coscienza” amministrativo ,ammettere  i tanti errori fatti e trovare le necessarie soluzioni. Non è possibile che oggi   al Comune di Ceglie Messapica non si riesce a fare in maniera corretta  nemmeno un Decreto sindacale per l’individuazione dei Responsabili di Area.
 La colpa è solo e soltanto del  “reazionario” e “sovversivo”  Comitato di cittadini?    
Ceglie Messapica 24.01.2016                           

Tommaso Argentiero
 Presidente del Comitato Cittadino per la    Trasparenza e Legalità degli atti amministrativi del   Comune di Ceglie Messapica