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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 8 maggio 2016

A tutte le mamme

Cari amici/che nel giorno della festa della mamma vi passo questa mia poesia inedita. 

A mia madre

Ricordo i tuoi occhi
che m'inseguivano nel girello
così felici e impauriti,
ma non cadevo e sorridevi.
All'angolo dell'uva rosa
il trullo scoppiava di luce
la pergola grondava di succhi
rubati furtivi nella controra.
Ho vissuto tutte le paure
la tosse secca del cuore
per venirmi a cercare
nel tuo viaggio più lungo.
Sei scomparsa ai miei occhi
le mie mani non ricordano più la tua pelle
ma m'insegnasti il decoro della vita
la dolenza del divenire
la cura per l'imperfezione del mondo
che dobbiamo completare nel terrore delle parole
e dell'acqua tremula nel vento.
Ora tu sei l'anima della mia anima
madre mia.

Vincenzo Gasparro