"... vuol dire che il Primo cittadino non ha intenzione di confrontarsi con la sua maggioranza ma con altre persone. Ne prendiamo atto anche perchè ieri abbiamo scoperto che ha l'amante (il riferimento è all'area perriniana, ndr) e quindi andasse avanti con l'amante."
Articolo del 20/05/16 de "La Gazzetta del Mezzogiorno" di Adele Galetta
CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA IN RIVOLTA CONTRO IL SINDACO
ASPRE CRITICHE MA ANCORA NON SI PARLA DI COMMISSARIAMENTO
ADELE GALETTA
CEGLIE. "Mal di pancia non ce ne sono, noi vogliamo solo In condivisione politica di atti amministrativi che devono essere per forza esaminati dalla maggioranza". Casi i quattro consiglieri di maggioranza, Riccardo Manfredi, Francesco Locorotondo, Pasquale Santoro e Gianluca Argentiero, hanno giu¬stificato la loro assenza alla seduta consiliare di mercoledì. "Si è consumalo uno scempio politico – dichiarano- è stato lampante che alle 15.04 erano già tutti in aula e questo significa che quello che era stato chiesto nella riunione di maggioranza al Presidente del Consiglio, ovvero di attendere mezzora perchè arrivasse un consigliere impegnato fuori città per motivi di lavoro, e quindi ritardare di un'ora, è rimasto Inascoltato". Si dicono tran¬quilli e sereni i consiglieri, escludendo il commissariamento e richieste di qualsiasi genere, personali o assessorili. "Vogliamo il confronto su temi importanti per la citta continuano - ed il fatto che il Consiglio si è insediato con tutta fretta vuol dire che il Primo cittadino non ha intenzione di confrontarsi con la sua maggioranza ma con altre persone. Ne prendiamo atto anche perchè ieri abbiamo scoperto che ha l'amante (il riferimento è all'area per rintana, ndr) e quindi andasse avanti con l'amante. Noi rimaniamo persone fedeli con l'impegno politico assunto con la citta". I quattro lamentano, nello specifico, che sia sul Bilancio (approvato con 7 voti della maggioranza) che sul PUG. non ci fosse stato confronto. "Non abbiamo potuto prendere visione del Bilancio se non nel momento in cui era stato redatto - continuano ancora - forse aveva timore che qualcuno di noi potesse presentare emendamenti allo stesso, considerato che al suo interno c'è un taglio drastico ai Servizi Sociali, al Turismo dove certo, era necessario diminuire la spesa, ma secondo noi e secondo quanto detto agli elettori, bisognava tagliare su altro come sul Personale. Pensate solo che il nostro Comune ha sette funzionari, mentre quello di Bari ne ha sei. Bisognava tagliare su altri sprechi non sui capitoli dove abbiamo puntato la nostra azione politica degli ultimi anni e dove abbiamo preso anche i voti. Del PUG. invece, siamo venuti a conoscenza l'altra sera quando è stato presentato alla città e non va nella direzione che si era prefissata questa maggioranza. Avevamo detto agli elettori che avremmo agevolato tutta la città e non concentrato l'indice di fabbricabilità in pochi terreni per giunta di proprietà di noti i personaggi legati direttamente e indirettamente alla politica. Ci smentisse su questo. Caroli sta tradendo il mandato degli elettori. Questo è un malessere generale di tutti, anche di ex candidati ed ex amministratori, solo che noi abbiamo avuto il coraggio di dirle queste cose perchè crediamo nella democrazia e nella nostra città e non permetteremo che ci trattino come opposizione nella maggioranza. Adesso siamo usciti fuori con un nostro obiettivo, ovvero che voteremo tutto quello che va nella direzione della città, del bene - della città".