.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 9 aprile 2017

Buona domenica delle palme


IL PROGRAMMA RELIGIOSO 
CLICCA QUI.

ore 10:30 - 12:30,  16:00 - 19:00
Museo Archeologico e di Arte Contemporanea
Ritratti e figure dal MAP

ore 10:30 - 12:30,  16:00 - 19:00 
Biblioteca "P. Gatti" e Pinacoteca "E. Notte"
Il Carella in Puglia.

Grotte di Montevicoli
info: 3271909148

ore 9.00/21.00 – PIAZZA PLEBISCITO
MERCATINO

ore 15.30/16.30 – Museo MAAC 
LABORATORIO DI INTAGLIO VEGETALE con lo Chef NICO DERINALDIS

ore 16.00/20.00 – PIAZZA PLEBISCITO
BOLLE GIGANTI CON FIOCCHETTINA

ore  16.30/18.00 – Museo MAAC
LABORATORI DI RICICLO

ore  16.30/19.30 – IN GIRO PER LE VIE DEL CENTRO
MASCOTTE per i più piccoli

ore  17.00/18.30 – Giardino del Museo MAAC 
“UOMO TERRA” Libertà e Coscienza -Salute e Buone Pratiche con Marilina Razzi

ore  17.30/19.30 – PIAZZA PLEBISCITO
TRASH PERCUSSION SHOW

ore 17.30/20.00 – PIAZZA PLEBISCITO
STAND SULLA SENSIBILIZZAZZIONE AMBIENTALE E LA PROMOZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

ore  18.00 – Con partenza dal Museo MAAC
VISITE GUIDATE NEL CENTRO STORICO

ore  18.30/20.30 – PIAZZA PLEBISCITO
LIVE BAND “ORECCHIETTE SWING”

ore  18.30 – Museo MAAC
Proiezione Video di Thomas Torelli “UN ALTRO MONDO”

ore  18.30 – Auditorium Comunale di via Istria
Film “QUEL BRAVO RAGAZZO”

ore  19.00 – Con partenza dal Museo MAAC
VISITE GUIDATE NEL CENTRO STORICO

ore  20.00 Teatro Comunale
Fascitm' sta cujet'
Commedia in vernacolo "I sognattori"

-----------------------------------------

Farmacia di turno
Farmacia Conte
Via Martina Franca
Telefono: 0831-377084
-----------------------------------------------

U vangele di iosce
La passione del Signore.
 (Mt 26,14- 27,66)
Clicca qui.

Nu dittèrie
A ventr' chien' men' Kasc'
La pancia piena tira calci.
Quando si è nell'abbondanza si fanno bizze per un nonnulla.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

Na fotografije
Ceglie Bella? Sì


Foto Cosimo Pascariello

A terra meje

CARCIOFO BRINDISINO

Ecco a voi una fantastica triade di carciofi brindisini veri ma falsi. Sono cioè realmente carciofi brindisini ma, a rigore, non possono essere definiti tali perché coltivati nel nostro orto sito a Ceglie Messapica. Sul Carciofo Brindisino (ecotipo locale) vigila infatti un consorzio che nel suo disciplinare indica le località nelle quali può essere coltivato. Tale elenco ricomprende esclusivamente i comuni di Brindisi, Cellino San Marco, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, San Vito dei Normanni e Carovigno. Non so se avete notato che le brattee sono a forma di cuore e che le spine semplicemente non esistono. Interessante vero ?Per la coltivazione di questo ecotipo non sono richiesti particolari accorgimenti se non la lavorazione del terreno che deve essere eseguito a regola d’arte. La raccolta avviene in un periodo moderatamente lungo che può andare - grosso modo - da novembre a maggio. La tecnica prevede che vengano tagliati i gambi ad una lunghezza non superiore ai 10 cm e che le parti così raccolte siano conservate in luoghi arieggiati, freschi ed asciutti. La conservazione termina nel momento in cui i carciofi vengono mangiati. Chi potrebbe darci qualche consiglio culinario se non l’agri-chef Valerio Tanzarella ?
Angelo Giordano 

Grazie, molto gentile. Proverò a dare qualche ulteriore informazione relativa al Carciofo Brindisino. Pare che parecchi meriti li abbia il territorio di coltivazione fatto di terreni sabbiosi-calcarei d’origine costiera (meglio conosciuti come “tufi”), che accompagnano il litorale adriatico specialmente nel tratto Brindisino. Generalmente sono suoli con contenuto medio di azoto, basso di fosforo ed elevato di potassio. I
terreni risultano mediamente dotati di sostanza organica, hanno un pH neutro o sub-alcalino ed una buona capacità idrica di campo (informazioni tratte dal Disciplinare). Questo fa sì che si ottengano esemplari belli – e buoni – come quelli ritratti in foto. Ma veniamo alle ricette. Devo dire che ho difficoltà a trovare qualcosa che, in cucina, non sia già stata sperimentata da altri. Quindi, molto semplicemente, ripeto ciò che amo fare: non porre limiti all'immaginazione. In cucina tutto – o quasi - è possibile.
Valerio Tanzarella