.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 28 maggio 2017

Buona domenica


ore 10:30 - 12:30,  16:00 - 19:00
Museo Archeologico e di Arte Contemporanea

ore 10:30 - 12:30,  16:00 - 19:00 
Biblioteca "P. Gatti" e Pinacoteca "E. Notte"

Grotte di Montevicoli
CHIUSE info: 3271909148

PRAY FOR MANCHESTER
   ore 10.30 Chiesa Sant'Anna
   Ora di preghiera
   ore 11.30 Chiesa Sant'Anna
   Messa per le le vittime

Festa dello Sport e dell’Associazionismo
ore 10.30 esibizione delle palestre
ore 15.00 esibizione delle associazioni sportive
ore 19.00 esibizione delle palestre

ore 19.00 Conservatorio “T. Schipa” Ceglie Messapica
Salento Guitar Festival
Finale pubblica del Concorso chitarristico internazionale e concerto dei Premiati.

-----------------------------------------

Farmacia di turno
Farmacia Caputo
Via Umberto I, 47
Telefono: 0831-377159
-----------------------------------------------

U vangele di iosce
A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
 (Mt 28,16-20)
Clicca qui.

Nu dittèrie
Na-ffa nient'
ka na-ssi sap' nient'
Non fare niente
che non si sa niente

Altrimenti le notizie si propagano.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

Na fotografije
Ceglie Bella? Sì


Foto Michele Ligorio

A terra meje

GRANO SENATORE CAPPELLI

Ma anche capello, capelli, cappello e cappella. Mancano solo capperi e cammelli. Per il resto il cognome del povero senatore Antonio Cappelli è stato storpiato in tutti i modi. Ma in questa storia, come direbbe Lucarelli, non c’è solo Cappelli ma anche Strampelli, Nazareno Strampelli. Il famoso grano noto a tutti fu infatti selezionato dall’illustre genetista Strampelli che, in uno slancio di generosità, volle dedicarlo al senatore Cappelli, suo sostenitore. Tra le caratteristiche di questa cultivar si segnala la sua capacità di adattamento, la buona resistenza e la produttività. Si tratta di un grano particolarmente indicato per la pastificazione e ricercato da chi desidera prodotti ottenuti a partire da materie prima di alta qualità. A tal proposito è curioso notare che fino a qualche decennio fa il grano Senatore Cappelli era la cultivar maggiormente diffusa in Italia poi soppiantata da altri grani più commerciali e selezionati in tempi più recenti. Quello in questione è un grano tenero o un grano duro? E che differenza c’è tra i due? Ce lo dirà Valerio Tanzarella.
Angelo Giordano 

Sembra quasi una precisazione inutile. Che sarà mai? Tenero o duro, alla fine stiamo parlando sempre di grano. E invece non è così. Le due tipologie di grano sono simili a livello strutturale ma non solo sono ben diverse dal punto di vista nutrizionale ma hanno anche utilizzi differenti. Una spiga di grano duro è caratterizzata da lunghe reste (le parti filamentose terminali) ed i chicchi risultano essere realmente duri, di forma leggermente allungata e quasi traslucidi. I chicchi di grano tenero, invece, possono essere rotti facilmente e risultano opachi, tondeggianti e più friabili. Il grano duro cresce bene nei terreni assolati, come avviene nei terreni del nostro Sud; quello tenero predilige un clima differente.
La farina ottenuta dalla macinazione dei chicchi di grano tenero è la classica farina che presenta una tenacità medio-bassa e solitamente viene usata per prodotti lievitati; la farina ottenuta dal grano duro, detta semola, è indicata per la panificazione e la pastificazione.
Semplice e interessante, non vi pare?
Valerio Tanzarella