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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 30 maggio 2017

Quando la banda passò...


Non c'è e non è festa patronale senza la Banda. Pur essendo diminuita la passione per la Banda, la sua assenza in una festa patronale farebbe certamente perdere qualcosa alla stessa solennità perchè, nonostante tutto, continua ad appassionare, coinvolgere, emozionare l’intero paese in una sorta di rito collettivo facente parte delle radici della comunità.
Sarà ospite dei prossimi solenni festeggiamenti, in onore di S. Antonio di Padova, patrono di Ceglie Messapica, il Gran Concerto Bandistico "Città di Sogliano Cavour" che eseguirà, martedì 13 giugno, un concerto con un repertorio lirico-sinfonico. 

Gran Concerto Bandistico "Città di Sogliano Cavour"

Solisti Principali:
Prof. Emanuele Maggiore flicornino Concertista
prof. Antonio De Rosa flicorno Soprano
prof. Diego Spedicati flicorno Tenore
prof. Romualdo Greco flicorno Baritono
prof. Giuseppe Nuzzaci Clarinetto Concertista
prof. Errico Donateo Vice Maestro/flicornino Solista
prof. Donato Carrozzo Capo Banda Artistico
Maestro Direttore e Concertatore Giancarlo Perrone


L'Associazione culturale musicale "S. Cecilia", sotto l'impulso di affermati musicisti soglianesi, nel 1982 ha dato vita al Corpo Bandistico "S. Cecilia" che, nella sua trentennale attività, ha eseguito performances in puglia e in altre regioni d'Italia, ottenendo sempre notevole apprezzamento.
Il complesso musicale, costituito da solisti di indiscusso valore e da professionisti affermati si ripresenta al pubblico per la stagione artistica 2017 con un repertorio Lirico-Sinfonico sempre più raffinato, affidando la direzione artistica al valente Maestro Giancarlo Perrone.

Le Bande in Puglia
Dall’800 la Puglia vanta il primato di essere la regione con il più alto numero di complessi bandistici.
I bandisti dell’Ottocento erano in gran parte esponenti del ceto artigianale locale. Sarti, barbieri, calzolai, cavamonti, falegnami, organizzati in associazioni regolamentate in ogni particolare, apprendevano dai maestri di musica le basi necessarie al mestiere ed eseguivano in pubblico temi d’opera, trascritti o ridotti per banda, avvicinando le masse alla nobiltà della musica colta. Dagli elenchi predisposti dalla polizia borbonica possiamo ricavare i nomi, i mestieri e le età dei suonatori, anche se non tutte le bande furono inquadrate nelle Guardie Urbane. Alcune, come quella di Monteroni, fondata nel 1833, o quella di Presicce, fondata nel 1832 da Giacomo Arditi, rimasero a livello amatoriale. Elemento comune a tutte le bande rimaneva tuttavia la composizione artigianale delle compagnie musicali, con le relative conseguenze a livello sociale ed economico, sia per l’impatto sul ceto sociale medio-basso della musica, non solo come fruizione ma anche come esecuzione, sia per la necessità di regolamentare le spettanze retributive dei bandisti.
La tradizione bandistica nella Città di Ceglie Messapica risale al 1826 quando fu fondata la prima Banda.

Da un post del maggio 2010
Un’altra musica.
Le bande a Lecce e in Terra d’Otranto nel XIX secolo.
Portico gotico Accademia di Belle Arti Lecce



Banda Ceglie 1880
Legenda
L’uniforme per la Banda Municipale di Ceglie Messapica è dello stesso tipo di quello dei convittori del Liceo Palmieri di Lecce, colle semplici varianti che lo stemma al berretto ed ai pizzi del bavero dev’essere la lira ricamata in oro, ed il pantalone deve portare una fascia di colore amaranto.
Visto ed approvato
Lecce 2 maggio 1880
Il Prefetto

Visto nulla osta
Bari, addì 28 aprile 1880
Il Tenente Generale
Comandante la Divisione