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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 28 giugno 2017

L'opinione


Peccato, un'occasione persa. Presentato il programma dei giochi tradizionali, che quest'anno andranno oltre, con nuovi contenuti alcuni non necessari, sovraccarico di politichese con messaggi su tematiche come lo ius soli e altri che con i giochi c'entrano poco e nulla con la tradizione. Chissà perchè il nuovismo si considera sempre meglio di ciò che faticosamente gli stessi organizzatori hanno recuperato di un pezzetto di storia cittadina che non riguarda gli adulti ma i ragazzi. E si parla come se i ragazzi non esistessero nella conferenza stampa, hanno solo visibilità da figuranti e non da protagonisti, addirittura esonerato, dimenticato, vituperato il consiglio comunale dei ragazzi, eletto da tutte le scuole cittadine e fa un certo effetto non vederne il sindaco o l'assessore alla cultura sedere a fianco degli adulti, almeno a fare le belle statuine; cancellati, come se i giochi non riguardassero loro o peggio spazzati via perchè impreparati o incapaci di essere protagonisti, e di cosa poi? dei giochi Diomio, che equivale a bestemmiare. Allora, chi rappresentano quelli seduti al tavolo, se i rappresentanti del consiglio comunale dei ragazzi non ci sono? loro stessi, nei loro linguaggi vuoti, come Realtà Aumentata che non vuol dire un cazzo ma fa effetto oppure Cittadinanza Attiva, altre belle parole (che i ragazzi poi non capiscono), mortificate, se mai avessero avuto in questo paese, una qualche valenza progettuale e reale, tanto poi da impedire ai rappresentanti istituzionali dei ragazzi di essere presente com'era giusto che fosse. Era servito a mettere qualche fiore all'occhiello di qualche assessore distratto dalle troppo e irragionevoli luci della ribalta, ma poi, il gioco alfine si è svelato: dei ragazzi e del loro consiglio in effetti non gliene fregava niente. Ma ai ragazzi non credo servisse sapere i vostri peli sullo stomaco, quanto capire perchè non potevano dire la loro nella fantomatica città dei ragazzi e proprio sull'argomento giochi. Peccato, non avete capito una mazza dell'animo dei ragazzi e potete organizzare tutti i giochi che volete e potete inventare, rimarrete solo degli adulti che giocano a fare i bambini, nella maniera peggiore. I bambini sono una cosa seria, talmente seria che non potete immaginare.