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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 17 settembre 2017

Buona domenica



ore  16:00 - 19:00
Museo Archeologico e di Arte Contemporanea

ore 16:00 - 19:00 
Biblioteca "P. Gatti" e Pinacoteca "E. Notte"

Grotte di Montevicoli
CHIUSE info: 3271909148


Festa della contrada Galante-Palazzo-Minzella

ore 18.30 Processione con l'immagine dell'Addolorata
ore 19.00 Celebrazione Santa Messa
ore 20.00 Spettacolo musicale de "Il Quartetto Popolare"
     con Silvia Gallone, Giovanni De Palma, Mauro Semeraro e Pasquale Barletta
ore 22.30 Spettacolo di fuochi d'artificio




Farmacia di turno
Farmacia Galante
Viale Moro Aldo, 14
Telefono: 0831-377167


U vangele di iosce
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. 
 (Mt 18, 21-35)
Clicca qui.

Nu dittèrje
A pavur' vuard a vign'
La paura fa guardare il vigneto
Bisogna avere la massima cura nelle cose più care.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

Na fotografije
Ceglie Bella? Sì

Foto Serena Carrone

A terra meje


CASCITEDDHA O CALIMERA

O chissà quanti altri nomi per una delle varietà di fico più conosciute nella zona Sud della Puglia. Basta infatti attraversare il Salento per scoprire la miriade di nomi con cui si indica questa pianta capace di produrre fioroni e fichi davvero gustosi. Nella foto potete vedere un fico eccessivamente compresso a causa della maturazione avanzata. I frutti sono immediatamente distinguibili anche grazie alle numerose screpolature che aumentano di dimensioni in maniera proporzionale alla maturazione. Quella che vi presentiamo stasera è una varietà tradizionale che mi sento di consigliare e che con i suoi siconi dalla caratteristica pigmentazione può abbellire i vostri spazi verdi, seppur limitati. Da notare che i fichi della Casciteddha hanno un unico ma importante limite. Quale? Ce lo dirà Valerio Tanzarella.
Angelo Giordano 


Eh sì, un limite non da poco direi. La tradizione delle nostre parti insegna che i fichi possono diventare delle ottime scorte alimentari per l’autunno e l’inverno. Per fare ciò occorre però seccare i frutti in maniera tale che la loro conservabilità sia garantita. Col Calimera i tentativi potrebbero risultare vani. La polpa, infatti, mal si presta all'essiccazione in quanto ha un contenuto acquoso maggiore rispetto ad altre varietà. Cosa vuol dire tutto ciò' Semplice, che dovremo fare il sacrificio di consumare le caschiteddhe fresche tralasciando l'idea di fare scorte di prodotto secco. Poco male, supereremo il dolore mangiando.
Valerio Tanzarella