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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 12 novembre 2017

Buona domenica


ore  16:00 - 19:00
Museo Archeologico e di Arte Contemporanea

ore 16:00 - 19:00 
Biblioteca "P. Gatti" e Pinacoteca "E. Notte"

Grotte di Montevicoli
CHIUSE info: 3271909148


ore 17:30 Teatro Comunale
Il posto delle favole
Voglio la luna
Teatro Pirata

ore 19:00 Piazza Plebiscito
8a Sagra di San Martino



Farmacia di turno
Farmacia  Caputo
Via Umberto I, 47
Telefono: 0831-377159

U vangele di iosce
Ecco lo sposo, andategli incontro!
 (Mt 25, 1-13)
Clicca qui.

Nu dittèrje
Ci cchiù ten', cchiù vol'
Chi più ha, più vuole

L'ingordigia non ha limiti.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

Na fotografije
Ceglie Bella? Sì

Foto Gianni Leo

A terra meje


CIMA SESSANTINA NOCINA DEI SESSANTENNI DI OGNISSANTI
Tutto chiaro, vero? Se non lo è, do una mano per decifrare il titolo. Questa sera vi presentiamo una cima di rapa sessantina, cioè pronta per la raccolta dopo circa 60 gg dalla semina. Proviene da Noci (BA). E’ qui che una coppia di sessantenni la coltiva con amore. Ma qui il discorso si infittisce. Come mai? Perché i semi sono forniti dal papà – fino a prova contraria ancora vivente - di uno dei due coniugi. Chiaro, no? Ora risolviamo l’ultimo enigma. Perché “di Ognissanti”? Perché, nonosante sia una “sessantina”, pare che sia sempre e comunque pronta per il primo novembre, anche se seminata un po’ in ritardo. Bene. Questa sera la descrizione della varietà la interrompo qui e passo la tastiera a Valerio Tanzarella che, più che suggerire una ricetta, vi darà qualche dato in più. — con Valerio Tanzarella
Angelo Giordano 


Ricette con le cime ce ne sono talmente tante che risulta difficile trovare qualcosa di non “già sentito”. Allora, come diceva @Angelo, vi darò qualche dato in più. La sessantina nocina dei sessantenni di Ognissanti (solo a trascrivere il titolo del post mi si sono anchilosate le dita) presenta due aspetti peculiari: le cime restano piccole ma numerose e, cosa più interessante, non risultano mai amare. La coltivazione è semplice e non si discosta dalle tecniche usate per le altre varietà di questo splendido ortaggio. Quindi, se volete assaggiare una cima non comune, fate pure riferimento alla cima s.n.d.s.d.o.
Valerio Tanzarella