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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 30 ottobre 2018

Appello del sindaco

L’APPELLO ALLE ISTITUZIONI DEL SINDACO CAROLI: “LA TORRE DEL CASTELLO  DUCALE RISCHIA DI VENIRE GIÙ. IN PERICOLO MEMORIA E INCOLUMITÀ DEI  CITTADINI. COLPEVOLE CHI CONTINUERÀ A LASCIARCI SOLI”.

 I danni arrecati in questi giorni dal maltempo in ogni angolo d’Italia,  perfino a strutture e immobili anche solidi e a lungo sopravvissuti nel  tempo, rendono se possibile ancora più urgente la necessità di  intervenire su quegli edifici – soprattutto storici – che versano da  troppo tempo in condizioni di criticità statica e di degrado  conservativo.
 Tra questi la Torre del nostro Castello Ducale, simbolo e storia di  Ceglie Messapica, il cui destino, senza immediati e consistenti  interventi di messa in sicurezza, senza aiuti dall’esterno che non  lascino il nostro Comune isolato in questa annosa vicenda, appare ogni  giorno di più drammaticamente segnato. E si badi bene: qui non c’è in  ballo la sola e fondamentale sopravvivenza del patrimonio culturale del  nostro Paese, la preservazione della memoria della nostra comunità, ma  l’incolumità stessa dei cittadini.
 La Torre del Castello Ducale è in pericolo, così come noto e così come  certificato dalla relazione del professore ingegnere Pietro Monaco,  ordinario di tecnica delle costruzioni del Politecnico di Bari. In  quella relazione si rileva “la situazione di criticità statica e di  degrado conservativo, nonché la necessità e l’urgenza di procedere a  interventi finalizzati a perseverare la storica struttura e di garantire  la pubblica incolumità da ulteriori possibili crolli delle coperture o  di parte delle murature verticali, indebolite dall’assenza di coperture  ormai crollate e da infiltrazioni degli agenti atmosferici”.
 Per non porre altro tempo di mezzo, dopo l’acquisizione del 2015 della  Torre al patrimonio comunale, ci siamo già dotati del progetto  esecutivo, per tutti gli interventi necessari, e abbiamo già acquisito i  pareri della Soprintendenza sia paesaggistico che monumentale. Costo  complessivo dell’intervento: 5 milioni di euro, già immediatamente  cantierabile.
 Parliamo di una somma, di un esborso, che il Comune di Ceglie Messapica  non può in alcun modo sostenere da solo. Ma da solo il Comune è stato  lasciato. Quando un anno fa, da primo cittadino, ho chiesto alla Regione  un immediato ed eccezionale contributo di 2 milioni di euro per la messa  in sicurezza della struttura, ho ricevuto la disponibilità a un sostegno  di appena 50mila euro. Tanto valeva non rispondere. Però non posso  arrendermi, e non voglio credere che la Regione, che lo Stato, vogliano  abbandonare al suo destino un pezzo storico della propria memoria, un  frammento del proprio patrimonio, senza muovere un solo dito. Quindi mi  appello al presidente Michele Emiliano, mi appello a ogni rappresentante  istituzionale del territorio, a ogni senatore, deputato, consigliere o  assessore regionale, a ogni sottosegretario o ministro, affinché si  intervenga, oggi che è ancora possibile, prima che sia troppo tardi.
 Perché se accadrà qualcosa di irreparabile, e purtroppo potrebbe  accadere senza immediati interventi, la colpa non sarà del tempo o del maltempo: ma dell’assenza delle istituzioni, della non curanza per il  proprio irripetibile patrimonio, che è il vero nostro tesoro. Io lancio  qui il mio grido a nome della comunità che rappresento. Non ascoltarlo  significherà mettere in pericolo la pubblica incolumità e la nostra  stessa memoria, le nostre stesse radici.

 IL SINDACO
 Luigi Caroli

Foto Francesco Salonna