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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 9 aprile 2009

Napolitano sui luoghi del terremoto

"Bisogna vedere - ha aggiunto Napolitano - come sia potuto accadere che non siano state attivate indispensabili norme, che erano state tradotte in legge e chiedersi anche come non siano scattati i necessari controlli. Nessuno in questi casi nessuno dovrebbe chiudere gli occhi. Né chi vende, né chi acquista un immobile. Ma al di là delle responsabilità, bisogna decidere - ha sottolineato il presidente della Repubblica - cosa è possibile fare, affinché tutto ciò non accada mai più. E questo si può fare non con profezie o impossibili previsioni dei terremoti, ma rendendo sicuri gli edifici, anche quelli più antichi". Napolitano ha aggiunto che la prevenzione dei crolli legati ai terremoti si fa "non con fantasiose profezie, ma apprestando i mezzi indispensabili affinché gli edifici resistano".


Intanto bisognerebbe non rinviare più l'applicazione di leggi esistenti, poi non farne altre in cui non sia previsto un controllo anche a campione, perchè quando ci sono i morti serve a poco cercare le responsabilità.