Il re è quello de "La storia di Taborre e Maddalena" messa in scena sul terrazzino di una casa di largo Gelso, nel centro storico di Ceglie, da Enrico Messina e Mirko Lodedo, ovvero Armamaxa e Casarmonica. Una pièce con spunti di riflessione interessanti, momenti divertenti ed passaggi musicali che accompagnano la recitazione o fanno da intermezzo.
Questa è stata la parte conclusiva della serata che è stata aperta in piazzetta San Martino dalla conversazione "Poeti e prosatori in terra messapica" con Ettore Catalano, Daniele Maria Pegorari e Lino Angiuli. I poeti e prosatori cegliesi presenti nei due volumi sono: Pietro Gatti, Angelo Ciciriello, Monica Cito, Vincenzo Gasparro, Damiano Leo e Rita Santoro Mastantuono. Durante la conversazione sono state lette, dalle rispettive figlie, poesie di Pietro Gatii e Rita Santoro Mastantuono. Vincenzo Gasparro ha letto due sue poesie di cui una inedita. Gli interventi hanno messo in evidenza la ricchezza di poeti e scrittori pugliesi, fra questi consistente è la rappresentanza della provincia di Brindisi. Ah dimenticavo, sono pronte le bozze dell'opera omnia di Pietro Gatti curata dal prof. Donato Valli.
In conclusione una piacevole serata.
P.S. Se qualcuno si ricorda del tormentone di Enrico Messina ... quello dei biscotti ... lo scrivesse per cortesia... cif..
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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti
giovedì 30 luglio 2009
Ed il re disse:"Vabbè"
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