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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 16 dicembre 2009

Trilogie

mercoledì 16 dicembre 2009
Ceglie Messapica ore 18.00
Atrio Casa Comunale
GIULIO MARCHIOLI
TRILOGIE
PHOTOS
16 dicembre 2009 - 8 gennaio 2010

saluti istituzionali:
Sindaco Pietro Federico
Ass. alle Politiche Culturali Patrizio Suma
relatore: prof. Gaetano Scatigna Minghetti

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Siamo in tempi caratterizzati da impulsi verso la negazione del bello. La "costruzione dell'anti-bello" ha determinato lo spostamento degli interessi in ambiti diversi, intervenendo, con ferocia e violenza, anche sulla stessa natura relegando quest'ultima al ruolo di pattumiera, di territorio da contaminare, degradare, deculturalizzare,omologare. Contagio che si ritrova in molti atteggiamenti neo-culturali, dove la "contaminazione” giustifica la ragione per la quale tutta deve deter¬minare virulenza, decomposizione, angoscia, morte.
Questa emancipazione del "brutto" avanza tra "vapori olezzanti", tra "odori micidiali ", forme informi e terminologie giustificanti svuotate di sostanza, riempite di non senso. . . La dispersone del nulla...
II nostro è, sicuramente, un territorio privilegiato e particolarissimo, non certo esente da deturpazioni, ma sinceramente direi ancora "naturale". Cosa voglio dire? Siamo dentro aree in cui ancora è possibile trovare
il bello, ciò che riconduce il vivere verso la visione del "Cosmico”.
La radice del bello riemerge, riappare, fino a condensarsi, a farsi “Epifania della Luce”, in queste terre assolate,ventose,pietrose... Io fotografo. Conosco quanto sia necessaria la luce per determinare ciò che ti rivela nell’irrivelato.
Credo necessario, vitale, ri-conoscere questi attraversamenti del bello, questi passaggi unici, irripetibili dello splendore, negli ambiti del nostro quotidiano. La luce, permette di penetrare il visibile per scoprire i luoghi dell'invisibile, gli spazi ritmici universali.
"Il Grande Progetto Cosmico".
Non c'è anti-bello che tenga di fronte a tali manifestazioni rivelatrici. Entriamo all'interno di soluzioni atemporali, di luce che produce altra luce, di meraviglia; oserei dire di "folgorazione', dove altra traccia non c'è se non quella della contemplazione. . .
NESSUNO PUÒ VIVERE SENZA BELLEZZA
Giulio Marchioli





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