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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 13 aprile 2011

XVII Stagione Concertistica "Caelium"


 Prosegue la XVII Stagione Concertistica Caelium con il sesto concerto in cartellone, dove vede la partecipazione del duo Giuseppe Carabellese (violoncello) - Vito Reibaldi (pianoforte).
In programma - domenica 17 aprile 2011, ore 20.30 - ci sono la Sonata per Violoncello e Pianoforte Op. 102 n° 1, appartenente all’ultimo periodo creativo di Beethoven; questa sonata è considerata tra le più “astratte” e oggettivate in tutta l’opera beethoveniana, con una preponderanza di scrittura contrappuntistica, nonché una cura particolare nel trattamento del suono.
Seguirà la Sonata n° 2 op 99 di Brahms composta nel 1886; in essa, malgrado Brahms avesse dichiarato che alcune “inconsuete” scelte tonali erano di ascendenza haydniana, già si avvertono suggestioni di carattere moderno.
La novità più interessante di questo appuntamento è la prima esecuzione assoluta (mondiale) della sonata n°1 Op. 63 (composta nel 1991) del compositore russo Nikolaj Kapustin. Nato a Gorlovka in Ucraina nel 1937, Kapustin, pur indirizzato ad una formazione di stampo classico-tradizionale con una predilezione per il repertorio virtuosistico russo, sin dall’età di 10 anni è notevolmente influenzato dal Jazz, tanto che verso la fine degli anni ’50 si immerge nella realtà musicale jazzistica russa.
Dagli anni ‘70 comincia a concentrare la sua ricerca compositiva al pianoforte su un tipo di “performance” per ‘piano solo’ basata sull’abbinamento delle forme classiche ad un “idioma” jazz. La fusione dei due stili musicali non è improvvisata ma è riportata fedelmente sulla carta con dovizia di particolari tale che, durante l’ascolto, si ha l’impressione che sia effettivamente improvvisata. In un recente intervista il compositore russo ebbe a dire: ”Capii che dovevo fondere la musica accademica col jazz”.
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