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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 30 luglio 2012

Cappella contrada Lecci

mercoledì 3 dicembre 2008
“Ipsa pictura, quasi Scriptura”
Gregorio Magno


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La cappella fotografata si trova in contrada Lecci a nord del comune di Ceglie Messapica (Br). La sua costruzione probabilmente risale a prima dell’inizio del secolo scorso, dedotto dai ricordi di alcune persone anziane. La cappella ha una struttura semplice: pianta rettangolare con volta a botte. Facciata anch’essa semplice con un marcapiano, un timpano, che nasconde la curvatura della copertura, e una finestra ovale al di sopra della porta d'ingresso. La decorazione è dovuta al blu che colora gli stipiti e l’architrave della porta, il marcapiano e due finte lesene agli spigoli.
All’interno l’altare semidistrutto presenta lo stemma dell'ordine dei Cappuccini, che raffigura l'incrocio di due braccia, uno nudo e l'altro con la manica di un saio, davanti ad una croce. Esso indica la spiritualità dei Francescani, che intendono riprodurre nella propria vita il Vangelo di Cristo, per questo il braccio nudo di Gesù si intreccia a quello col saio dei frati, nel nome della croce. Sull’altare tra due nicchie, che probabilmente ospitavano statue, sono rappresentate due figure. Purtroppo una è poco riconoscibile grazie ai vandali che vi hanno operato. Sulle due pareti laterali sono presenti quattro medaglioni, di cui due andati completamente distrutti. Uno rappresenta S. Tommaso d’Aquino e S. Bonaventura, l’altro due figure monacali.
Sulle quattro pareti è dipinto un trompe d’oeil costituito da una balaustra di colonnine. Si tratta di un tipo di elemento decorativo che, dando una percezione di profondità, crea l’illusione, ingannando l’occhio, di un ambiente più grande.
Grazie ai vandali e all’incuria, fra poco non resterà più niente. 



P.S. Commento di Don Gianfranco Gallone
Caro Mimmo grazie intanto per le foto e la segnalazione.
Col tuo permesso desidero dire alcune cose:
1) la cappella ricade nel territorio della Parrocchia San Rocco, per tale motivo il responsabile è il parroco pro-tempore di San Rocco. E' a lui che si deve denunziare lo stato della cappella per eventuali restauri etc., e non al comune;
2) la proprietà dovrebbe essere attualmente della Curia diocesana come tutte le cappelle esistenti nelle nostre campagne.
3) dalle immagini presenti sull'altare pare che la cappella fosse dedicata ai Santi Medici Cosimo e Damiano, comunque quando avrò la possibilità di andare in Curia controllerò i faldoni del periodo di Mons. Di Tommaso e di Mons. Gargiulo per sapere quando la chiesetta fu edificata e a chi fu dedicata.
4) le altre immagini delle due sante monache pare che siano una Santa Chiara e l'altra Santa Francesca delle cinque Piaghe (questa santa fu canonizzata alla fine dell'800, una sua statua è presente in San Gioacchino).
Questo è quanto mi sento di affermare.
Buona serata
dg