Lì domenica sera 6 settembre si sono ritrovate più di 200 persone provenienti da Ceglie e da Villa Castelli tra cui, a titolo personale, il consigliere comunale Antonello Laveneziana e Cosimo Urso, curatore del libro "Storia dell'Opera Don Guanella a Ceglie Messapica 1946-2008".
La messa è stata animata dal coro femminile della parrocchia di San Lorenzo. Don Angelo ha ricordato la devozione a Maria Bambina risalente ai primordi della fede cristiana ed ha sottolineato lo spirito di servizio della Madonna dimostrato in molte occasioni quali il mettersi a disposizione di sua cugina Elisabetta, appena saputo che era incinta, la sua preoccupazione a Cana per gli sposi che erano rimasti senza vino nel pranzo di nozze (primo miracolo di Gesù) e il mettersi a servizio degli apostoli dopo la morte ed ascensione di Gesù (“Figlio, ecco tua madre!”).
Dopo la messa, quest’anno anche brevi fuochi d’artificio cui è seguito un intrattenimento musicale, intervallato da un rinfresco generosamente offerto da don Angelo, con balli di tradizione e di gruppo: bravi i due fisarmonicisti, uno dei quali appartenente alla famiglia Suma (Bickiràre).
Unica nota stonata, è doveroso dirlo, un tizio di Villa Castelli che ha preso il microfono e, dopo aver espresso il suo omaggio a don Angelo, suo ex–parroco, lo ha costretto ad ascoltare una barzelletta sconcia a due passi dalla statua di Maria Bambina!
E sì che, prudentemente, erano circolate solo pochissime birre…
Cosimo Urso