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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 28 giugno 2016

Musica, territorio e solidarietà


Musica, territorio & solidarietà, successone per il concerto della “Swing Big Band” – L’On. Ciracì: «È questa la via maestra da seguire»
«Siamo riusciti a unire, in un’unica e indimenticabile serata, la magia della musica, la bellezza del nostro territorio e la solidarietà, facendo sintesi tra alcune delle nostre eccellenze». 
Commenta così l’onorevole Nicola Ciracì (CoR), presidente del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, l’ottima riuscita del concerto della “Swing Big Band”, andato in scena domenica scorsa presso Masseria Beneficio a Ceglie Messapica. 
Numerose e qualificate le presenze, su tutte quella del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, senatrice Angela D’Onghia, di Sua Eccellenza il prefetto di Brindisi, Annunziato Vardè, del questore Roberto Gentile, del comandante della compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni, capitano Diego Ruocco. 
Nel corso della serata, condotta da Nicla Pastore e caratterizzata dalla frizzanti note dell’orchestra swing del “Tito Schipa” , è stata anche premiata la professoressa Flavia Gervasi, cegliese d’origine e docente di Musicologia presso l’università di Montreal in Canada. 
Sono poi state assegnate all’asta da un battitore d’eccezione, il giornalista Walter Baldacconi, una bottiglia di vino con etichetta unica, realizzata dall’artista Ercole Pignatelli e donata dal produttore Claudio Quarta, una stampa offerta dallo storico locale Michele Ciracì e una ceramica messa a disposizione da Nicola Fasano di Grottaglie. 
L’intero ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’Unità operativa complessa di Oncologia dell’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, diretta dal professor Saverio Cinieri. 
«Il considerevole successo ottenuto – conclude Ciracì – e l’affluenza di pubblico, la maggior parte del quale qualificato, ci conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che la strada intrapresa dal Conservatorio è quella giusta: riscontri come quello dell’altra sera non devono però farci adagiare sugli allori, ma essere da sprone per continuare a seguire la via maestra della cultura, della bellezza e dell’eccellenza, coniugando la nostra arte alle peculiarità di un territorio che attende solo di essere valorizzato a dovere».