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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 24 gennaio 2019

Federica Pellegrini e un appello ai futuri sindaci di Ceglie

Federica Pellegrini e un appello ai futuri sindaci di Ceglie

Risale a poco più di un mese fa la notizia riguardante la conquista della 50esima medaglia in carriera, da parte della nuotatrice Federica Pellegrini ai mondiali di Hangzou, in Cina. Nell'occasione, oltre a vincere la medaglia di bronzo nella staffetta 4x100 misti, Federica e compagne stabiliscono il nuovo record italiano. Curioso, ma forse un segno del destino, perché nello stesso giorno, laggiù, in Puglia, nel profondo Salento, in un evento sportivo certamente di non egual livello, una ragazzina, di nome Francesca Locorotondo, conquista anche lei una medaglia d'oro nella stessa specialità vinta dalla Pellegrini. A dir il vero, a differenza della bella campionessa veneta, Francesca di medaglie d'oro ne conquista addirittura tre, imponendosi alle sue rivali anche nei 50 stile libero e 100 misti. 
Francesca Locorotondo
Ma, se la ex pluricampionessa mondiale ed olimpica Pellegrini è veterana ed ormai sul finire di una invidiabilissima carriera sportiva, la graziosa cegliesina è appena agli esordi della stessa disciplina natatoria. Vero è che Francesca non è la prima volta che si impone nella sua categoria, un segnale che la dice lunga sul suo innato talento che, se alimentato e supportato a dovere, potrebbe proiettarla in futuro nel firmamento dei big degli sport acquatici, così come avvenuto per la nostra azzurra campionessa di Mirano. C'è una cosa, tra l'altro, che è difficile non notare e cioè che Ceglie è la stessa città che ha dato i natali a due altri pluricampioni regionali, ancora in grado di dare molto alla stessa disciplina sportiva nuoto, nonché lustro alle città messapiche di Ceglie e Brindisi, sede quest'ultima della piscina abitualmente frequentata, durante gli allenamenti dai due forti atleti cegliesi. 
Lorenzo Basile
Già, se a Francesca spetta raggiungere ogni volta una piscina di Francavilla Fontana per potersi allenare, Lorenzo Basile e Vito Urso, i due plurimedagliati regionali sono costretti a fare molta più strada per raggiungere ogni volta Brindisi città e lì prepararsi per le grandi sfide nazionali. Ma che fatica! Ora, io mi chiedo, ma non sarebbe il caso di cominciare ad inserire nel programma delle cose da fare, delle prossime elezioni amministrative cegliesi, finalmente una piscina comunale? Non si dica che non ci sono soldi! La Federazione Regionale Nuoto, tra l'altro, dovrebbe ormai riconoscere il valore dei nostri
giovani atleti, che tutti dovremmo coccolare e spingerli verso traguardi ancora più importanti. E nessuno mi venga a dire che è un problema di disponibilità di acqua, considerato che il territorio cegliese ospita ormai decine e decine di piscine private. 
Vito Urso
Ma quante piscine popolano la campagna cegliese? Tante, ma proprio tante! basta andare in Google Maps per rendersene conto. Dunque, forse sarebbe l'ora di realizzarne una più grande e accessibile a tutti i cittadini. Insomma, una piscina comunale anche a Ceglie Messapica offrirebbe al gruppo di valenti nuotatori cegliesi la possibilità di allenarsi vicino casa, ottimizzando tempo ed energie a disposizione, per praticare sport e continuare a studiare, senza doversi sottoporre a sforzi e sacrifici enormi, per raggiungere altre piscine nelle città della provincia brindisina. Una piscina comunale a Ceglie renderebbe la vita più agevole a Francesca, a Vito e a Lorenzo, ma la renderebbe più agevole a tanti altri ragazzi e ragazze e a tanti loro genitori, che come i succitati si vedono costretti quotidianamente a sobbarcarsi molti sacrifici, per praticare questa fascinosa ed antica disciplina sportiva, che è il nuoto. 
Un appello, dunque, ai politici che vorranno mettersi in gioco per le prossime elezioni comunali. A loro dico metteteci una piscina nei programmi delle cose da fare, senza dimenticare che le discipline degli sport in acqua sono numericamente tante, che se adeguatamente attivate in loco darebbero certamente vantaggi, non solo a chi del nuoto ne fa una scelta in ottica agonistica, ma anche a chi la scelta la fa verso uno stile di vita, in un'ottica cioè di prevenzione verso una miriade di patologie umane. Ripeto, futuri sindaci mettete una piscina nei programmi delle cose da fare, ve lo chiedono gli sportivi agonisti Francesca, Vito e Lorenzo, ma lo chiederebbe una platea di utenza molto, molto allargata a tutti i cittadini, ai quali, vorrei ricordare, è proprio l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a raccomandare, per tutte le età, ma proprio per tutte, da zero ai cento anni, la pratica degli sport acquatici, al fine di stare bene in salute e prevenire numerosissime patologie. Meditate gente, meditate futuri sindaci di Ceglie Messapica!
L'occasione mi giunge propizia per rivolgere un molto cordiale saluto a tutta la cittadinanza, nessuno escluso, e un grandissimo in bocca al lupo ai campioni di nuoto cegliesi di oggi e a quelli di domani, futuri sindaci permettendo.                                                          

Vito Elia