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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 29 aprile 2020

Ridurre alcune tasse per far ripartire il commercio

Ridurre alcune tasse per far ripartire il commercio.

Articolo Uno MDP scrive al commissario


All’attenzione della Commissaria
Dott.ssa Erminia Cicoria
Via E. De Nicola
Ceglie Messapica

Attraversare la nostra città in questo periodo, con tutti i negozi chiusi e le insegne spente, ci sembra di vivere in un deserto. Al momento abbiamo, secondo l’ultimo decreto, due date certe il 18 maggio giorno in cui dovrebbero aprire tutti i negozi e il 1 giugno giorno di apertura di bar, ristoranti e altre attività. 
Possono sembrare due date lontane però bisogna ripartire. Il rischio è che diverse serrande possano rimanere chiuse. La locale sezione di Articolo Uno MdP in considerazione di questa grave crisi ritiene che occorre intervenire immediatamente e adoperarsi per aiutare la ripartenza del piccolo commercio, delle attività turistiche e delle piccole attività artigianali. 
E’ fondamentale ripartire e per poterlo fare bisogna mettere a punto una serie di provvedimenti che sono indispensabili per creare le condizioni per una nuova rinascita. 
Le soluzioni che si possono adottare sono varie e Articolo Uno MdP con molto senso di responsabilità e con il doveroso rispetto nei confronti della Dott.ssa Erminia Cicoria ne indica alcune: suggeriamo di ridurre alcune tasse e tributi come l’IMU la TOSAP e la TARI. 
Queste “tasse” vengono pagate per la durata dell’anno intero per cui chiediamo di diminuirle almeno per i giorni di chiusura in quanto queste attività hanno abbassato le saracinesche non per loro scelta o per ferie bensì per decreto del governo. 
Diminuire la TARI perché in questi mesi queste attività non hanno prodotto rifiuti e siccome la tassa sui rifiuti si paga in riferimento al proprio consumo è giusto non farla pagare almeno per il periodo di chiusura. Diminuire la nuova IMU per i locali di categoria catastale C/1 e D in quanto essendo locali produttivi non è giusto farla pagare per il periodo in cui questi sono stati improduttivi.
Diminuire la TOSAP, per quelle attività che hanno pagato per tutto l’anno, almeno per i mesi che sono state chiuse. Dare, durante l’estate, a bar e ristoranti la possibilità di aumentare lo spazio pubblico, senza pagare di più, visto la necessità di avere, così come prevede il protocollo, il giusto stanziamento tra i tavoli. 
Prevedere l’elargizione di un contributo a fondo perduto per la riapertura in modo da consentire l’acquisto di materiale necessario alla sanificazione dei locali commerciali e materiale come gel, mascherine e guanti. Sicuri che queste proposte saranno prese in considerazione, ringraziamo anticipatamente augurando buon lavoro.

Giovanni Dovizioso, Rocco Barletta, Nicola Trinchera, Manuela Maggi, Francesco Salonna, Romina Albano, Cenzo Intermite, Maria Domenica Maggiore, Daniele Lamberti, Grazia Marseglia, Orazio Urso, Mimmo Arganese, Rino Palmisano.